lunedì 15 novembre 2010

Violenta Complicità Perversa!







Passi verso quell’Hotel, il vostro Hotel, ora che antichi fantasmi sono svaniti dalla mente di Lui.
Passi fieri questa volta,
stavolta non hai commesso errori, sei come Lui ti vuole, e vuoi che sia fiero di te
L’insegna in fondo al viale, pochi passi ancora; resti lievemente stupita nel non vederlo attenderti come al solito davanti al’hotel,
le porte scorrevoli, entri e….
Ti manca per un attimo il respiro vedendolo comodamente seduto nella hall accanto a … lei …
Un sorriso sul volto di lei, quasi a rincuorarti, farti forza, mentre ti avvicini lentamente, imbarazzata nell’essere con quegli abiti da lavoro, sentendo il sudore appiccicarti la camicetta alla pelle per aver quasi corso per raggiungerlo, sudore accentuato dalla tensione improvvisa per quella presenza inattesa, seppure desiderata.
Ti siedi accanto a loro, i tuoi occhi negli occhi di Lui, attenta ad ogni parola, e non importa se parla di nulla
Guardi lei per un attimo e le leggi dentro la tua stessa tensione, attesa forse, desiderio e timore.
Poi la vedi alzarsi, prenderti la mano invitandoti in silenzio a seguirla verso quell’ascensore, vorresti dire mille cose, mostrarti spigliata, rilassata, ma non riesci; la gola secca, il respiro affannoso, le porte dell’ascensore che si aprono, pochi passi, lo scrocchio della serratura elettronica e siete in quella stanza. Tensione e silenzio tra voi, senti gli occhi di lei osservarti, la sua voce, leggermente forzata tradisce tensione,
si avvicina e lentamente inizia a spogliarti.
La testa colma di mille sensazioni mentre senti le sue dita muoversi su te, imbarazzo non sentendoti “in ordine”, eccitazione improvvisa al tocco di quelle dita di donna, mille domande nella testa mentre l’ultimo capo scivola a terra e resti in intimo.
La sua voce che ti dice semplicemente “sistemali, sai che Lui ama l’ordine” e già stai raccogliendo i tuoi abiti sentendo quegli occhi non abbandonarti mai.
Ancora davanti a lei ancora le sue dita a togliere quegli ultimi indumenti, a prenderti per mano, nuda al suo fianco, verso il bagno, aprendo la doccia, lasciando che acqua tiepida lavi quel sudore e quella tensione, avvolgendoti in un caldo asciugamano e dolcemente asciugandoti, porgendoti quelle coulotte in pizzo nero ed invitandoti ad indossarle di nuovo per poi riprenderti per mano e tornare verso la camera.
Ti blocchi di colpo vedendoLo, seduto sulla poltroncina, osservarvi uscire dal bagno, il cuore manca un battito, il respiro si fa apnea.
D’istinto abbassi il capo e ti copri il seno, ma è un attimo, solo un attimo e già raddrizzi le spalle e sollevi il mento
Sei la Sua slave, fiera d’esserlo
Fa un cenno e lei che prende quella fascia di seta nera, te la stringe sugli occhi
Buio ora
Ma ora i loro occhi su te
A frugarti
Li senti dentro, quasi trapassarti l’anima, e li vuoi, li gusti, li ami, oltre ogni imbarazzo.
Silenzio intorno a voi ora, poi lo stridere di una sedia strisciata, i Suoi passi che riconosceresti ovunque, il fruscio di altra seta, intuendo che ora anche lei è al buio.
Attendi, attendete
Le Sue mani sulle tue
A guidarle attraverso il buio, a scoprire lei, i suoi abiti, a muovere le tue dita sui bottoni che lentamente slacci, sentendoti goffa, ancora le tua mani, guidate dalle Sue a far scivolare quella camicetta sforandole la pelle sentendola calda, cogliendo il ritmo più rapido del suo respiro
Si muovono piano le tue dita ora, sulla sua pelle, imparandola, il gancio del reggiseno che cede alle tue dita
Quel seno generoso tra le tue mani che lo avvolgono, cogliendo l’inturgidirsi dei capezzoli, il rabbrividire dei suoi sensi.
Ancora le Sue mani sulle tue, a guidarle a far loro compiere gesti pretesi, anche se vorresti perderti sulla seta di quella pelle di Donna. Gesti lenti ma decisi che lentamente la spogliano lasciando su lei solo quel minuscolo slip elegante a velarla
Davanti a te
Immobile
Le braccia lungo il corpo, abbandonata a pensieri e desideri
E improvvise le sue mani su te, mani di Donna, sognate e desiderate, le senti sfiorarti, accarezzarti, toccarti per un attimo cogli anche il tocco di Lui, che guida le sue; è così che volevi, che sognavi, davanti a lei, tra le sue mani, ma guidate da Lui.
Cercano quelle mani
Toccano quelle mani
Scivolano indecenti sulla pelle fino alle cosce
Risalgono appena, premono
Sentono
Lo sai, sai che sentono quella voglia indecente infradiciarti l’intimo, sai che il tuo odore e sapore sono sulle sue dita
Le senti muoversi abili, su te, non serve più la Sua guida ora lei sa cosa le è stato chiesto
Ed ecco Lui torna a prendersi cura di te, della tua mano, torna a muoverla su lei, sai, capisci, vuoi…
E già la tua mano è tra le sue cosce, già le tue dita son sporche di lei e lei di te; rubi i movimenti, li segui e li assecondi, la bocca si schiude e un gemito ti sfugge
Davanti a Lui
Questo è il punto di tutto, non voi a godervi, ma voi a donarvi a Lui, ognuna di voi estensione delle Sue mani per possedere e Guidare l’altra.
Vi abbandonate alle vostre mani, vi cercate, vi prendete, vi offrite
Ma la Sua mano severa è tra i tuoi capelli, stringe, ti allontana da lei, ti guida attraverso la stanza verso una poltroncina su cui ti lasci cadere
Ancora ansante per le emozioni provate, ancor più eccitata per ciò che sarà, e non importa cosa sarà.
Mani, le Sue, decise e severe, che strappano quasi quelle coulotte,
mani che stringono i tuoi polsi e le caviglie in corde severe, bloccandoli a quella poltroncina
Le cosce spalancate, il busto eretto, la bocca spalancata che a fatica cerca aria
E ti senti splendida ed oscena
Passi, davanti a te
Mani che si appoggiano alle tue, bloccate su quella sedia, un respiro lievemente ansimante davanti al tuo volto e il profumo di Donna che ti fa capire che lei è li, davanti a te, china su te, a respirare la sua voglia sul tuo volto.
Non serve vedere per sapere che sono le Sue mani a guidarla verso te, che è Lui a scegliere come e quando, a farla avvicinare ancora quasi a sfiorarti per poi allontanarla, Lo senti sussurrare qualcosa e la lingua di lei sfiora le tue labbra, si allontana, torna a sfiorarti e ancora si allontana, mentre cerchi di arcuare il corpo per seguirla, cercarla, trovarla, ma sai che non dipende da te, ne da lei.
Ancora sussurri mentre il desiderio quasi ti fa lacrimare sotto quella benda e vorresti urlare la tua voglia, chiedere di baciarti, di toccarti, di leccarti, di fotterti
Ma non puoi, non devi, non vuoi
Ancora quel viso davanti a te, lo senti, schiudi la bocca aspettando ancora il tocco di quella lingua, ma… solo saliva scivola dalle sue labbra nella tua bocca, sul tuo viso, rabbrividisci e il tuo ventre pulsa impazzito, Dio come ami sentirti così,
sporca, perversa, fradicia e puttana.
Tenti di avvicinare il tuo viso al suo, la senti li, vicina, per un attimo le vostre labbra si sfiorano ma Lui bruscamente la allontana da te e questa volta non sai trattenere un “no, vi prego no” di cui subito ti penti, ma è troppo tardi. Uno schiaffo improvviso ti segna la guancia e subito dopo quella gag ball forza le tue labbra, stringe dietro la nuca, ti ruba la parola.
E tutto si ferma. Immobile. Persa in quel buio e in quel silenzio.
Lunghi minuti poi la Sua voce, che parla a lei … di te, le dice di guardarti, di guardare come sei, lorda di saliva e fradicia di voglia
Di guardare come danzi con il bacino su quella sedia, per quando le corde te lo permettono, di come i tuoi umori colano indecenti a impregnare quella sedia e di come i tuoi muscoli si tendono quasi a spezzare quelle corde sperando e desiderando di poterti toccare, prendere, oltre pudori e limiti
E le sue parole non fanno che accenderti sempre più, segui quelle parole e quasi fossero ordini il tuo bacino danza, i tuoi muscoli si tendono i tuoi denti mordono quella gag ormai fradicia della tua saliva, ancor più eccitata dall’aver capito che ora la benda non è più sugli occhi di lei, ma ti vede, e…. ami mostrarti a lei, a Lui, così.
Ancora parole sussurrate, poi mani di Donna a sciogliere quelle corde, a liberarti polsi e caviglie, ma non ti muovi, resti così, offerta, spalancata, oscena
E un brivido ti scuote quando capelli leggeri accarezzano il tuo seno, giocano sui tuoi capezzoli, quasi dolenti dal desiderio, scendono lungo il tuo corpo; il respiro di lei sul tuo ventre, la sua lingua a giocare tra le pieghe della tua pelle, le sue dita a schiuderti e al buio di quella benda immagini ciò che lei vede
Il tuo sesso aperto, fradicio di voglia ed umori, pulsante di desiderio, il clitoride che spunta e si offre, desidera, chiede, rabbrividendo a quel soffio, aspettando.
Un attimo di imbarazzo pensando a quella depilazione a rasoio, non perfetta come vorresti, ma subito ti perdi nell’eccitazione della mente.
E la voce severa di Lui che ordina “non muoverti”
Contrai i muscoli, trattieni il respiro e quasi obbedendo anche lei ad un ordine muto la sua lingua inizia ad impazzire sulla tua figa, a scivolare lenta tra quelle lebbra gonfie di voglia, a risalire piano verso il clitoride, a premerlo dolcemente, a muoversi con lenti movimenti circolari, a stringerlo tra le labbra succhiandolo
Ti manca l’aria, la mente si vuota, suoni incomprensibili sfuggono da quella gag ball intrisa di saliva che cola copiosa sul tuo mento, sulla gola e la Sua mano la spande sul tuo volto mentre lei non cessa di sfidarti, cercarti volerti
La lingua ora si contrae, scende, preme, spinge, entra in te… a fotterti, e sai che esce da te piena del tuo sapore, la immagini mentre inghiotte golosa le tua voglia, e subito torna a giocare su quel clitoride ormai teso e sensibile come non mai.
Cerchi di arcuare il busto, di spingere lentamente in avanti il bacino di sentire ancor più la sua bocca
La sua bocca, dio come la ricordi bene, quelle labbra che ti hanno affascinata dalla prima volta che l’hai vista, e che ora sai piene di te,
come vorresti baciarle, leccarle ritrovandoci il tuo sapore, come vorresti affondare il viso tra le sue cosce e poi lasciare che lei ritrovi il suo sapore sulla tua bocca
Spinge quella lingua, fruga, cerca, sfida, è abile e sa cosa vuole e cosa vuoi
Inaspettatamente le Sue mani sciolgono quella gag ball e nel contempo ti ordina “zitta”
E tutto è più difficile, ora, ora che la bocca si spalanca e vorrebbe urlare, ora che vorresti chiedere e dirti, ora che lei unisce dita alla lingua, frugandoti sotto gli occhi di Lui
ma… di colpo si allontana, strappata da te
e non sai trattenere un
“no, no vi prego no”
mentre serri di colpo le cosce nel tentativo vano di imprigionare il suo capo contro te
….
E subito realizzi il tuo errore
Che si perde nel silenzio teso
Rotto solo dall’ansimare lento di lei, che testimonia la sua eccitazione
E sentendo, senza vederli, gli occhi di Lui farsi gelidi su di te
Abbassi il capo, schiudi le cosce, le spalanchi
Ma è troppo tardi e lo sai
E in quel silenzio la Sua mano sui tuoi capelli ti fa alzare, ti spinge carponi
Immobile
In silenzio
E Lo senti rivolgersi a lei
Chiedendole quanti colpi meriti come punizione
Speri che lei sia clemente, o forse no, non lo sai, la mente è un turbinio di sensazioni che si sovrappongono, si accumulano, si capovolgono
Paura, desiderio, umiliazione, eccitazione
E la senti sussurrare con voce incerta e interrogante …
“Dieci colpi di cinghia” !?
Un lungo silenzio, mentre tremi al pensiero di quei colpi, conosci la Sua cinghia, quei dolore, ma quel pensiero fa fremere il tuo ventre in spasmi eccitati
E Lui risponde, con voce inaspettatamente glaciale
“dieci colpi sono oggettivamente una punizione eccessiva per questo errore ma poiché questa è stata la tua decisione… contribuirai alla punizione”
ancora confusione nella mente
“contribuirai?” che significa? Che lei colpirà? Che sarà lei a punirti?
Senti il sibilo della cinghia che si sfila
E le mani di lei su tuo volto
Capisci che è accoccolata davanti a te, ti tiene il volto tra le mani, quasi a consolarti, a darti forza, a scusarsi per quella punizione scelta da lei, forse troppo cattiva e…
Il primo colpo brucia le tue natiche, violento, cattivo
Sai che quelle strie rosse che poi ami guardare allo specchio iniziano a segnarti
E mormori “grazie Signore”
Ma già il secondo colpisce
Inarchi la schiena soffocando un urlo che non ti è concesso e la stretta dolce delle braccia di lei si fa più protettiva
Il terzo, il quarto, il quinto colpo, in rapida successione, segnando entrambe le natiche, e le lacrime bagnano quella fascia e lei accosta il suo viso al tuo, ti bacia dolcemente le guance, per un attimo cogli una sua lacrima che le bagna la guancia e la cerchi con le labbra mentre lei ti sussurra “scusami” stringendoti più forte a se
Lunghi attimi
Infinita attesa
Poi ancora colpi
Sei, sette, cadenzati
E ancora attesa mentre cerchi di riprendere fiato
Mentre appoggi il capo tra le sue braccia, mentre in silenzio la ringrazi d’esserci e non provi nessuna rabbia per lei.
Silenzio
Ancora silenzio
Ancora attese
Sai che mancano tre colpi
… passi …
la senti strappare da te, sciogliendoti dal suo abbraccio, senti movimenti affrettati e…l’odore della paura, della tensione, dell’eccitazione. Ritrovandoti inaspettatamente il suo viso ancora contro il tuo, ma non ti abbraccia ora, non può, capisci che anche lei è carponi come te, viso contro viso e ti tornano alla mente quelle parole
“contribuirai alla punizione”
e capisci, come sai lei ha già intuito, spingi il viso contro il suo, vuoi che ti senta vicina come tu sentivi lei
e la senti inarcarsi sotto il primo colpo soffiando aria e le sussurri all’orecchio “ringrazia” baciandole la guancia mentre sussurra “grazie Signore”
il secondo colpo, sai che è sempre il più cattivo e le strappa un lungo gemito e una apnea prolungata, sfreghi la guancia contro la sua, vuoi che ti senta vicina, che senta le tue lacrime per il dolore di lei mentre ancora ringrazia, parole che le vengono troncate in gola dal terzo colpo, che la fa vacillare, le braccia le cedono, il viso si appoggia a terra e tu sei pronta a chinarti a tua volta per rincuorarla, mentre il respiro rallenta e sai ciò che prova;
l’estasi del dolore che sfuma lasciando spazio a perversa voglia, ai come si sente, come ti senti tu.
Ancora fruscio di seta che ti dice come, di nuovo, anche lei sia ora a buio
Parole severe, ora, rivolte a lei, ordinandole di mettersi in ginocchio, seduta sui talloni
poi a te lo stesso ordine, chiedendoti ne contempo di avanzare un poco, ti guida stringendo i tuoi lunghi capelli, ti ferma.
Immobili, sapete d’esser l’una di fronte all’altra, riprendendo fiato, gustando il piacere perverso di quel bruciore alle natiche, finché le Sue mani tra i vostri capelli, vi costringono a sollevarvi dai talloni, raddrizzare la schiena fino a… sfiorare l’una il seno dell’altra, sfiorarlo appena e restare li, come Lui vi vuole, in una sfinente eccitazione appena accennata, fatta del solo movimento del respiro.
La pelle che sfiora la pelle, cercandovi, attente a non premere troppo l’una contro l’altra per non esser subito riprese da Lui.
Sfinente ed eccitante quell’attesa fatta di nulla, i capezzoli che si toccano, li dove vorreste mani e bocche, ma solo la pelle dell’altra tocca, sfiora, eccita.
I respiri si uniscono, crescono all’unisono, il ventre pulsa indecente, le labbra schiuse, splendide puttane eccitate.
E all’improvviso la mente si perde cogliendo, insieme, l’odore di maschio, di Uomo, di Lui.
Il Suo sesso tra i vostri visi, a sfiorarli, a muoversi sulle guance, ad impregnarle di se, a concedersi per un breve attimo alle labbra dell’una o dell’altra, solo per un attimo, accendendovi ancor più, poi un inconfondibile suono ti fa stringere le labbra, sai, capisci che Lui ora si concede alla sua bocca, la sta usando, prendendo, scopandole la gola, sai ciò che prova, puoi vedere, senza vederla, la sua saliva sporcarla, senti quei suoni che sfuggono mentre soffoca sul Suo cazzo.
Invidia per un attimo, gelosia forse, ma è un attimo, perché quei suoni ti cullano, ti coccolano, ti eccitano … smettono all’improvviso e subito labbra di Donna son sulle tue, finalmente, finalmente le vostre lingua si incontrano, si conoscono, si imparano, nella sua bocca il tuo sapore mescolato al Suo. Frughi quella bocca, lasci che la sua lingua frughi la tua, mentre vorresti abbracciarla, stringerla, ma compostamente, come sai Lui pretende, le tue mani, come sei certa le sue, restano strette dietro la schiena.
Un lungo bacio che vi unisce sempre più, poi ancora la Sua mano a dividervi e finalmente il Suo cazzo a pretendere la tua bocca, a fotterti la gola, a farti soffocare e sai che ora lei vive e prova ciò che tu provavi.
Ti perdi in Lui, alle Sue mani, Alle Sue dita, al Suo cazzo.
La benda si scioglie, luce, occhi, corpi, davanti a te
Il tuo sguardo passa da Lui a lei, lei con quell’espressione eccitata, ancora la buio di quella fascia, la bocca schiusa, la mani compostamente allacciate dietro la schiena, sentendola vicina come non mai, vedendo sul suo viso mille emozioni sfumare l’una nell’altra e le sue mani sciogliersi da dietro la schiena, scivolare tra le sue cosce, cercarsi, muovendo dita ansiose su quel sesso che pretende.
E vorresti dirle “no” non farlo, non puoi
Ma è troppo tardi, Lui esce dalla tua gola e già la Sua mano severa afferra i suoi capelli, li stringe sollevandole il viso, apostrofandola con quel tono che ben conosci, chiedendole se è così cagna da non saper resistere alla sua voglia, così puttana da masturbarsi davanti a voi al solo sentire i suoni della tua gola fottuta dal cazzo.
La vedi rabbrividire
La benda viene strappata dai suoi occhi e si perde nei tuoi, quasi cercando aiuto, che non puoi darle, sai ciò che la aspetta e lo sa anche lei.
Lunghi istanti mentre vi fissate poi la Sua voce che ti chiede … “quale punizione le spetta”?
Sapevi che ti sarebbe stato chiesto, e lo temevi, la mente si confonde, non vorresti rispondere, ma DEVI, e memore di quanto accaduto poco prima sollevi lo sguardo nel Suo e sussurri “tre colpi”.
Vedi un sorriso strano sul Suo volto, un sorriso che conosci e subito le Sue parole te lo confermano chiedendoti se quei tre colpi son dettati da pietà per lei o dal timore di dover condividere quella punizione.
Non rispondi, non sapresti che rispondere mentre inghiotti a vuoto
Lo vedi aprire quella Sua borsa e… estrarre quella bacchetta che ben conosci.
Guardi lei, quasi chiedendole scusa, ma la voce del tuo Padrone ti fa subito rabbrividire quando dice con gelida calma che oggettivamente tre colpi sono pochi e che ne merita almeno sette e quindi gli altri quattro spetteranno a te.
Trattieni il respiro, sai bene cosa significhino quattro colpi di quella bacchetta, e inaspettatamente è lei a venirti in soccorso dicendo che l’errore è suo ed è pronta a ricevere lei quei sette colpi.
La guardi ringraziandola, ma anche con un misto di tristezza, sai che non sarà quello ad evitarti quei colpi, e lo imparerà anche lei, come subito la Sua voce conferma annunciando che per non far torto a nessuna saranno cinque i colpi… a testa.
Chine carponi, una di fianco all’altra, le natiche sollevate, offerte, il capo a terra stretto tra le braccia, vicine quasi a darvi conforto l’un l’altra; e il primo colpo ti segna la pelle, cattivo, severo, non lo ricordavi così duro, gli occhi si colmano di lacrime mentre sussurri il tuo grazie, e già il secondo, sembra meno cattivo, poi il terzo, e il dolore ti strappa un lungo gemito, mentre le mani di lei cercano le tue par confortarti, e gli ultimi due colpi, ti tolgono il respiro, mordi le labbra, inarchi la schiena, e già il tuo pensiero corre a lei che dovrà subire la stessa punizione.
Senti fischiare quella bacchetta, colpire, un suono gutturale le sfugge e stringi più forte la sua mano
Una pausa
Il secondo, cattivo, lo intuisci dal suono sulla pelle, e le sfugge un gemito, la schiena si raddrizza, tenta di sollevare le gambe, quasi a sfuggire, ma subito torna composta; gli ultimi tre in rapida successione la fanno accasciare accanto a te, le accarezzi il viso, senti le sue lacrime ma subito sei strappata da lei, guidata dietro lei, il tuo viso spinto contro le sue natiche arrossate; non serve che ti venga detto nulla, le baci, le sfiori, le lecchi sperando di alleviarle il dolore e la Sua mano ti guida, spinge il tuo viso tra le natiche, la tua lingua scova quel buchino, lo lecca, con perverso piacere, la senti reagire a quel tocco, ancora Lui a guidarti a portarti sul suo sesso, a spingerti a darle piacere, a sentire l’eccitazione che nasce dal dolore e dall’umiliazione.
Finalmente il suo sapore sulle tue labbra, nella tua bocca, vuoi darle piacere, vuoi che senta la tua eccitazione, frughi tra quelle labbra gonfie di voglia, ecciti il clitoride turgido, senti il suo piacere crescere, l’orgasmo avvicinarsi, passi leggeri e di sfuggita vedi Lui davanti a lei, afferrarle il viso, muovere il Suo cazzo su quel volto rigato di lacrime sporco di saliva e trucco colato e di colpo fotterle la gola.
La senti tendersi nell’eccitazione, senti sotto la tua bocca e tra le tue dita gli spasmi incontrollabili del piacere che vuole esplodere, dentro di te preghi che lei sappia, capisca; ti ripeti nella mente “chiedilo, chiedilo, chiedilo” e quasi inatteso senti la Sua voce sicura dire quella parola amata e odiata
“SI”
la tua lingua impazzisce, mentre la senti sussultare sotto i Suoi colpi in gola, più decisi, profondi, succhi il clitoride mentre spingi le dita in lei, le muovi, la scopi seguendo il Suo ritmo e d’istinto la lingua torna  a leccare quel buchino… e l’orgasmo esplode, violento, totale, inarrestabile, sembra non finire mai sussultando sotto le tue dita e Lui che ti incalza, “ancora, non smettere, di più”, finche la vedi accasciarsi a terra, appagata, e ancora persa in sussulti incontrollabili, mormorando un grazie sussurrato.
Ma è solo un attimo e già la Sua mano l’afferra, la spinge tra le tue cosce, la sua lingua impastata dall’orgasmo si muove abile, basta poco, così poco, sollevi lo sguardo negli occhi di Lui, implorando in silenzio, si china,la Sua mano sul tuo ventre, le Sue dita a premere, conosci bene quella sensazione mentre le ordina di fotterti con le dita, di incurvarle, di spingere fino ad incontrare le Sue attraverso la pelle.
La tua mente si perde nel piacere, la bocca si schiude, le parole sfuggono implorando, chiedendo, supplicando
Più forte quella pressione, più invadenti le sue dita e la Sua voce, che sembra giungere da lontano che ordina, “spingi, vuota la mente, ora cagna, come sai, come voglio” e sfuma quella voce nel tuo urlo, sfuma nell’orgasmo che ti annebbia la mente, sfuma tra i sussulti del tuo bacino che spinge contro bocca e dita, sfuma … in quel getto inatteso che le inonda il viso, ma il piacere così violento supera ogni imbarazzo, così come, ancora sussultando in quell’orgasmo infinito, non c’è imbarazzo quando ti chini sul volto di lei leccando golosa quell’orgasmo sputatole addosso …
Mormori il tuo grazie, stretta a lei, guardandoLo e…. sapete che è solo l’inizio…

34 commenti:

  1. Sei davvero messo male, giovanotto.
    Esistono molte differenze tra bdsm e psicosi. Tutto quello che scrivi rientra nel secondo gruppo. Voglia di dimostrare quanto vali, ego, frustrazioni da consumare sulla pelle altrui. E quanti complessi di inferiortà nelle tue parole, nelle tue azioni. In tutte quella gesta che cerchi di far apparire come lo svolgersi del cammino di un uomo che vale qualcosa ma che basta guardare davvero in queste immagini per capire che è un povero stolto, un mediocre psicolabile ometto. Il brutto è quello che ti porti dietro. Una ragazzina di vent'anni, che solo pensarla attaccata alla tua bocca da uomo di mezza età viene lo schifo agli occhi, figuriamoci a pensare alle stronzate che le stai facendo credere.
    Che schifo fai.
    E adesso vai, piccolo ometto di latta, vai sul tasto cancella e dimenticati queste righe, pensa che siano false, rimetti a posto la tua cravatta da mille lire, e in culo al mondo.

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  2. Buongiorno a te mio “affezionatissimo/a e fedele lettore/ice”, ti considero tale visti i tuoi numerosi commenti al mio blog, sempre ben celato/a dietro un anonimato che non ha neppure il coraggio di mettere un nick, un avatar o registrarsi.
    Il mio blog non è un tazebao dove per sbaglio lo sguardo cade; per esser letto va cercato e si deve esprimere la volontà di leggerlo, quindi chi viene “urtato” da ciò che scrivo può benissimo evitare di farlo.
    Ho ignorato i tuoi precedenti messaggi di insulti gratuiti, ora solo queste poche righe per sapere da dove nascono tutte queste tue certezze su me, su cosa basi la tua diagnosi, da dove esce la tua supposta certezza su dati anagrafici miei e di chi mi è a fianco.
    Ho conosciuto donne ventenni, trentenni e quarantenni ed ho potuto constatare che spesso è più matura e sa mettere più anima, cuore e sincerità una “ragazzina di vent’anni” che una donna trentenne; non è l’età a far la differenza, ma ciò che si è.
    Detto ciò sono e sarò sempre disponibile a confrontarmi con te di persona, vis a vis sulla differenza tra psicosi e bdsm o su altri argomenti. Sai dove contattarmi
    Buona giornata e buona vita

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  3. Entro anche io... non commento mai non sono il tipo e poi sarebbe ipocrita commentare il viversi degli altri...
    La ragazzina in questione è una giovane donna fiera di se e della sua meravigliosa esperienza, non è una sciocca,
    non credo che sia giusto che qualcuno infanghi il suo noviziato con parole dettate da cattiveria e invidia...
    Se sei geloso o gelosa fatti tuoi, ma Stella non ne deve pagare lo scotto... dietro tutto quello che succedere vi è molto...
    ps, io non sono una fan di Master E, spesso litigo con lui, e non sono una amica di Stella...
    ma chi cavolo sei tu per giudicare???

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  4. Si Bastarda, io e te litighiamo o meglio discutiamo spesso, ma ci si confronta, ecco la differenza.
    non ho mai problemi a confrontarmi, vero che tu sei un nick, ma almeno ti presenti in qualche modo,come ho detto sopra disponibile sempre e ovunque a trovarmi con lui/lei a discuterne faccia a faccia ;-)
    grazie del commento, sopratutto perchè non viene da una mia fan

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  5. E' facile nascondersi dietro l'anonimato...
    Pagina

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  6. si Pagina, anche se sarà facile rispondere che in fondo siamo nick, ma tu sai, e come scrivevo, faccia a faccia, quando vuole ;-)
    son curioso di conoscere le sue teorie e da dove trae tante accurate diagnosi e supposizioni e il perchè di questo astio che traspare evidente

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  7. Ciao E.
    anche se non ci vediamo da un pò di tempo son sicuro che non puoi esserti trasformato in quello che anonimo descrive. Ti conosco troppo bene e so bene chi sei. Come ti ho già detto al telefono leggendo le parole dell'anonimo sono un classico esempio di "proiezione di se su altri" mescolato a livore e probabile gelosia, e sai che puoi fidarti della mia professionalità.
    Un abbraccio
    Franco G.

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  8. Sai, una volta mi è capito di imbattermi in persone che si era un po' fissati, non si perdeva occasione per attacchi più o meno frontali (a dire il vero meno, nel senso che il modus operandi è intriso di vigliaccheria come questo caso)e la cosa che più mi inquietava non era il contenuto, per altro ben organizzato ma francamente delirante, quel che mi dava ansia era il fatto che io fossi divenuta oggetto di piccoli deliri anche abbastanza strutturati e che questa persona investisse in modo importante le sue energie su di me senza aver una motivazione proporzionata alla modalità e alla frequenza dei suoi interventi. Tu potresti anche essere quel che il tuo affezionato lettore asserisce, ma una persona sana non attacca nell'anonimato e non ripetutamente se non ha un pacchetto di rabbia che lo muove e non uno sconosciuto che disistima e del quale non gli frega nulla e soprattutto, una persona sana ha di solito qualcosa di meglio da fare nella vita. Ocio, che la rete è insidiosa ;)

    asia

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  9. Graszie Franco ;-) ricordo bene cosa mi hai detto al telefono eheh
    Grazie Asia, si lo so che la rete è pericolosa. per questo do la massima disponibilità all'affezionato/s anonimo/a lettore/ice per parlare faccia a faccia quando e dove vuole, forse Milano per lui/lei è comodo.
    (acc Asia ... io "potrei anche esser ciò che lui dice?... eppure tu mi conosci... e di persona eheh)

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  10. Comincerei a togliere il palco, i riflettori e l'interesse verso uno lo psicopirla froidiano con disturbi di personalità..multipli...

    La fortuna di Internet è quella di girare pagina velocemente, mentre in questo caso sembra un attacco (del cavolo, fatto in maniera infantile) verso un uomo... Master E, tu sei in luce verso il mondo, mentre lo psicopirla è in ombra a farsi le pippette mentali sula bellezza della tua vita..

    Master E.... Tu sai bene chi sei e chi ti conosce non crederebbe mai a certe illusioni espresse che probabilmente appartengono più al pirla che a te...

    C.

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  11. Grazie C., la mia soddisfazione viene dai commenti di chi mi conosce di persona, quello conta

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  12. Io? di persona? no, no, nego tutto!
    (e spernacchio)

    asia

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  13. Asia... pusillanime vigliacca ... eheheh
    ok, niente pizza per te prossimamente e ti rispernacchio

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  14. Mi sembra che lo giriate abbastanza bene. E poi è il primo commento che svcrivo. E dire che una ventenne è come una trentenne, certo, è la stessa cosa che dicono i pedofili, a quindi anni sono donne, e anche a tredici.
    E nascondermi dall'anonimato? Ma sapere che una si chiama asia, una pagina, uno master e non è anonimato? Mettete nome e cognome?
    Nascosto?
    Voi non lo siete?
    Non vi nascondete da mogli e mariti?
    Fa abbastanza ridere l'attacco a me in difesa di chi posta quelle cose.
    Brava persona, chissà cosa ne pensa la moglie, se ce l'ha, magari sbaglio. Come magari sbaglio anche tutto il resto, non c'è differenza tra una ventenne e una trentenne, e quello che è descritto non sono frustrazioni a incastro con esigenze.
    E la rete è pericolosa, dite.
    Mi domando se sia più pericoloso leggere un messaggio come il mio, in rete, o in rete, per una ventenne con evidenti turbe, incontrare uno come quello che ha scritto il post. E diventare la sua schiava, fiera di esserlo.
    Ma va bene, quello pericoloso sono io, voi siete tutti fantastici :)

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  15. Direi che tutto quello che c'era da dire è stato ampiamente detto :P
    Aggiungo solo che la persona in questione mostra di valere, con questo commento, nemmeno una briciola di quanto valgono Stella ed E.
    E se a lui/lei il pensiero di "una ragazzina di vent'anni attaccata alla bocca di un uomo di mezza età" fa venire lo schifo agli occhi, a me fa ribrezzo chi si nasconde dietro falsi moralismi e dietro un velo di astio e ipocrisia.
    E detto questo... volemosebbene, anche se il mio commento non conta perchè non rientra nella succitata categoria di "chi mi conosce di persona" :PPP

    LiberaM

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  16. caro anonimo/a
    "non mi resta che ridere" parafrasando un titolo di un vecchio film
    ripeto non so da dove tu prenda le certezze sui dati anagrafici miei e di chi mi segue, e con quale autorità e conoscenza tu dia i tuoi giudizi, ma paragonare una vent'enne a una minorenne è francamente solo ridicolo, sostenere poi che chi non conosci possa avere "evidenti turbe è solo offensivo, ma vedo che è tua abitudine dar parere senza conoscere.
    quanto ai nick che tu citi, Asia, Pagina, C., Franco, certo qui sono nick ma sono persone che mi conoscono di persona e che io conosco di persona e frequento, e francamente ritengo molto più fondato il loro parere del tuo.
    sul mio nascondermi, ammetto di averlo fatto in passato, ora non più.
    ma ripeto per l'ennesima volta caro anonimo/a, disponibile a confrontarmi con te faccia a faccia dove e quando vorrai. Prometto di non fare il Master con te ;-)
    e si, le persone che conosco sono tutte fantastiche. spero non ti senta frustrato dal loro "attacco" a te

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  17. freely... credo che anche se non di persona tu possa dire di conoscermi e io di conoscere te, molto più dell'anonimo/a
    grazie

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  18. dite a mio marito che l'amo...

    asia (l'anonima)

    (Eiss, ho riletto l'inizio del mio imtervento: azz, ma oltre a moderare non potresti anche correggere? si capisce nada ahahhah)

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  19. Caro anonimo amico di tastiera te lo devo spiegare che se anche metto il mio nome e cognome per te non avrebbe molto senso?
    Te lo devo spiegare che un nick o un nome assumono senso all'interno del contesto nel quale si snodano delle relazioni? e che quindi, QUI asia ha più senso rispetto al mio nome di battesimo?
    Te lo devo spiegare che se mostri di conoscere particolari della vita di una persona senza che questa ti ri-conosca, senza dire chi sei, in che contesti ci sono stati dei contatti o in che modo tu avresti avuto tali informazioni la cosa è per lo meno un goccettino subdola per non dire preoccupante?

    Dimmi tesorino, te lo si deve spiegare o la tua mente da diagnosta sopraffino ce la fa da sé?

    Se il tuo argomentare è questo siamo sul deboluccio andante... e occhio a come ti muovi, stai bene attento alle offese e alle allusioni che fai, la rete non ti protegge come credi e non tutto è concesso solo perché non ci metti il faccino; prima di dire sciocchezze sarebbe cosa buona e giusta capire in quale contesto le si sta dicendo.

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  20. eheh Asia.. io avrei voluto correggere, ma
    1) se correggevo un TUO scritto ti offendevi
    2)a paragone dell'anonimo/a sei chiarissima eheh
    3) non si può correggere
    quanto al secondo post... si, come dicevo a Pagina, era scontato che si ataccasse all'alibi che legge nick e non sa cosa ci sia dietro, quanto ci conosciamo, e che noi ci vediamo in faccia oltre che qui ;-)
    e per questo i Vostri commenti hanno ben altro valore.
    e... si... la rete non è così ... anonima come si crede ;-) e se non lo sa .. ancora.. bè...

    p.s. salutami tuo marito e digli che lo amo anche io (ops ora mi beccherò anche del gay eheh)
    a lui/lei d ora in poi risponderò solo ... pronto a discuterne faccia a faccia quan do e dove vuoi... dimmi tu.

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  21. Essere attaccato/minacciato da un anonimo col motivo che sono anonimo mi sembra assolutamente in tema con tutte le vostre teorie.
    Non devo conoscere di persona per giudicare una relazione che viene così bene espressa in questi scritti.
    Che poi asia, pagina, franco, frango e cicciobello, siano tutte persone, ebbè, per un attimo ho sperato che fossero delle risposte in automatico di google, ma tant'è, sono problemi loro.
    Comunque, master e e rispettabilissimi amici (veri e di fantasia) per voi un uomo di mezza età e una ventenne hanno qualcosa da spartire? Buon per voi. Per voi quelle righe (racconti?) sono sani e non nascondono psicopatologie di poveracci? buon per voi.
    Ma morale e moralismi sono parole ben diverse. E vorrei sapere cosa ne pensano gli amici della moglie/donna del masteroide e i familiari della ragazzina.
    Che a vent'anni puoi anche essere definita donna, fiera, consapevole, oscena, e tutto quello che volete, ma per me rimani una ragazzina.
    Facile da confondere, facile da "plasmare", insomma, facile da fottere.

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  22. Anche lui ti ama
    (scazzai anche nel secondo, va be', pazienza...)

    asia

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  23. Resto allibito nel vedere la nullità di certe persone che non hanno nulla di meglio da fare nella vita che giudicare le altrui personalità... evidentemente la propria deve essere così vuota che non resta altro che giudicare gli altri. A che pro poi?
    Master E, io non perderei tempo con certe persone.

    Lord G.

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  24. caro/a anonimo/a non credo che ne io ne altri ti abbiamo attaccato, non ti preoccupare.
    per tutte le tue domande non mi resta che ripeterti, incontriamoci, faccia a faccia e senza problemi ne discuteremo...pacatamente.
    e infine, come detto nella mia risposta, questo non è un tazebao, se ti urta...semplicemente evita di leggerlo, non sarà certo per le tue parole che lo renderò privato e come vedi pur moderandolo, non privo chi mi legge delle tue "dotte" parole
    ma resta in sospeso una serie di mie domande ora
    1)cosa ti fa presumere di conoscere la mia età e quella di colei che mi segue?
    2) sei così acuto ed arguto da trarre diagnosi dai miei scritti? mi inchino alla tua genialità
    3) le mie cravatte, ammesso che io ne porti, le intendi da 1.000 lire o 1.000,00 Euro?
    4) si forse sono un "uono di latta" ma alla fine l'uomo di latta trova il cuore e io l'ho trovato.
    di queste mie domnande e delle tue, quando vuoi, faccia a faccia e credimi nessuna minaccia, non ne vale la pena

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  25. Lord... grazie, che altro aggiungere?
    certe discussioni le rimandiamo al faccia a faccia con l'anonimo/a
    anche se dubito ne abbia il coraggio

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  26. Non ho trovato in questo racconto nulla di scabroso,indecente o scandaloso,ma solo l'incontro di desideri e voglie e la capacità di un Uomo di portare giovani donne a realizzarli,a sentirsi vive e vere.
    Sono la meno indicata a parlare e forse proprio per questo posso farlo.
    è semplice fermarsi all'apparenza,credere di essere possessori della verità assoluta e giudicare gli altri,l'ho fatto anch'io.
    Ma una donna di 20,30 0 40 è Donna,ha sensazioni ed emozioni come tutti e ben venga se sulla sua strada trova un uomo come Master E.
    è semplice confrontarsi con nostri coetanei e sentirsi bene,il difficile sta nel darsi a chi è distante da noi,per età,per cultura,per esperienze.
    Se solo conoscessi E sapresti che non anela a possedere sciocche ragazzine senza cervello e non vuole renderle succubi,ma forse ti conviene di più pensare il contrario.
    Sabrina.
    Ps:posso dare anche cognome e codice fiscale.

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  27. Grazie Sabrina, soprattutto perchè per ciò che sappiamo, non puoi esser tacciata di esser di parte.
    anzi
    ma ora davvero basta, spegniamo i riflettori su questo anonimo/a
    come gli ho detto più volte ormai, faccia faccia davanti ad un caffè quando e dove vuole, per con frontarci, così che possa vedere che non ho più bisogno di nascondermi

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  28. deh, AnonimA [ ché per me è fimmina e pure un po’ gelosa] delle opinioni dei coniugi, familiari, congiunti, prossimi e famigli dei contraenti, ma a te, che te ne cale?
    e nel caso avessero maturato opinioni sul caso di specie, sarebbero rilevanti perché?
    e invece, di grazia, perché non fai un’opera meritoria aprendoti un blog nel quale, coi tuoi dotti pensierini, illuminare l’universo tutto sulle tue imprescindibili opinioni circa le corrispondenze tra le età anagrafiche, quelle biologiche, quelle mentali?
    credo potrà essere sufficiente bacino di casi umani il volume A-L delle pagine bianche. Sono certa che la Cultura, la Psicologia e financo la Clinica Psichiatrica te ne porteranno imperitura gratitudo.
    Ed anche noi, modesti lettori, che tu spacchi cabbasisi altrove.
    Indistinti saluti

    Gabriella Marchi

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  29. acc Gabriella e meno male che non volevi commentare eheh
    e adesso di piglierai pure tu del...nick con dietro nulla... o della risposta automatica di google eheh
    Ti voglio bene

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  30. Eccomi... ci sono anche io.
    Mi presento NIK LEILA... DARK LEILA...
    … e premetto: sono prolissa….
    Ma Master E. lo sa… e mi lascia fare di solito…

    Io non conosco di persona Marte E., ma permettetemi di parlarvi di ciò che ho conosciuto di Lui.
    Master E. è stato per me un vero amico, prezioso, rispettoso, presente, attento, affettuoso e discreto... e grazie a Lui ho avuto una spalla su cui piangere, una carezza affettuosa che mi scaldasse, un alleato infervorito che mi consigliasse e sostenesse… anche se poteva non esserlo... anche se non ci conociamo di persona.
    Lui è una brava persona... comprensivo e pacato… e se si legge attentamente ogni suo racconto... non si può non capire che è pulito dentro, è innamorato della vita, della donna che è a Lui devota e della donna in genere in quanto creatura unica e meravigliosa...
    Il suo attento osservarci, leggerci dentro, impararci e cercare di capirci, denota desiderio di essere quasi al nostro "servizio" nel modo che la natura gli ha concesso per esserlo, intuitivo ed instancabile maestro di emozioni, sa coccolare ed accarezzare la nostra anima, con padronanza e devozione.
    Il tutto NEL TOTALE RISPETTO DELLA NOSTRA VOLONTA'! … senza MAI COSTRINGERE… senza MAI GIUDICARE!!!
    Io posso dire che il rispetto della volontà altrui è una dote rara.
    Lo posso dire in quanto le persone che mi giudicano, e che mi hanno giudicata… spesso non conoscendomi nemmeno, mi costringono ad essere diversa da quello che sono, non mi accettano perché la LORO volontà non è soddisfatta… calpestando e prevaricando così la MIA!!!
    Io soffro la costrizione della NON LIBERTA' IMPOSTA... ed è per questo che sono NIKNAME LEILA…
    È per questo che sono qui.
    Nel mondo BDSM c’è LIBERTA’ ASSOLUTA!!!
    Il mondo BDSM, il nostro mondo … è meraviglioso… incomprensibile per coloro che non hanno sensibilità, amore per la vita e rispetto di SE STESSI… a sufficieza per capirlo…
    Io solo qui, fra tutti i miei amici NIKNAMECHESSIA... riesco ad essere me stessa, libera di dire scemenze, di fare gaff, di sbagliare... libera di non dire nulla se non voglio… libera… di essere semplicemente me stessa.
    Qui con i miei amici NIKNAMECHESSIA non sono mai giudicata...
    Master E. sa rispettare!!!!
    Master E. non giudica!!!
    … Lui ascolta… e impara, e così raggiunge (e si capisce troppo bene) una consapevolezza di se, una serenità e soddisfazione interiore che pochi raggiungono nella vita!
    La persona che non ha voluto identificarsi con un NIKNAME, invece dimostra di non rispettare la libertà altrui.
    La persona priva di NIk... giudica.
    Ma perché?
    Non è forse vero che chi disprezza compra? … per dirne una… ovvio…
    Però, caro ANONIMO, mi sa che perdi tempo qui… perché noi non abbiamo bisogno dei tuoi pedanti e bacchettoni predicozzi…
    Qui siamo tutti adulti e consapevoli… e LIBERI di andarcene quando vogliamo.
    E c’è più amore e rispetto sinceri qui… che nelle stereotipate famiglie BENE che se la fanno sotto il naso e che non sono sinceri nei gesti e nelle parole… come nei pensieri e desideri.
    Varrebbe la pena forse elargire commenti come i tuoi laddove davvero servono… la dove la LIBERTA’ non c’è.
    Per cui AMICO/NEMICO ANOMINO… lasciaci in pace!
    Ripeto, siamo tutti adulti e consapevoli… rispettaci, rispetta la libertà degli altri.

    Concludo poi con una domanda
    Poiché l’amico ANONIMO sembra davvero geloso/a, invidoso/a... come se la cosa toccasse principalemtne lui/lei... mi viene da chiedere: cosa, se posso saperlo, ti ha spinto qui, se non la necessità di trovarti fra tuoi simli?

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  31. Ciao anonimo io sono la "ragazzina" con chiare turbe mentali, intanto ti ringrazio per la diagnosi così accurata che fai di me... ho letto così tante idiozie che non so da cosa cominciare.
    Tu sei libero di pensare ciò che vuoi, ma dovresti argomentare le tue idee dal momento in cui decidi di renderle pubbliche, esempio, da cosa deduci che io sia turbata? da cosa deduci la mia età? come ti permetti di immaginare anche solo lontamente i pensieri delle persone della mia vita? e questi cosa cambierebbero?
    Questa è la mia vita, le mie scelte, i miei errori e i miei successi e in quanto mia, decido solo io.
    Facile da fottere? sorvoliamo l'argomento, sia che ti riferissi all'atto fisico sia a quello mentale... (tu supponi la mia età, ma credi davvero che fra ventenni e trentenni ci sia questa grande differenza?).
    e tu mio caro anonimo, quanti anni hai? hai tutte queste risposte e queste certezze, esprimi sentenze che non hanno sostanza, non si può generalizzare è così banale, è inutile.
    E poi, tutta questa cattiveria da dove scaturisce se non ci conosci? sembrano parole di un uomo toccato, di un uomo "arrabbiato", di certo non di un estraneo, anche se per dire ciò che dici, sicuramente non ci conosci bene.
    Per quanto riguarda le immagini che la tua mente vede e schifa, è molto semplice risolvere questo tuo problema, non leggere più e starai meglio. Ma forse, tu, non puoi fare a meno di leggerci...

    P.S: parli tanto ma sei in grado di rispondere alle domande che ti sono state fatte da Lui e ora anche da me, o sei per i monologhi?

    Stella

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  32. Grazie Leila.

    Stella...son convinto che le tue parole più di ogni altra considerazione, esprimano la tua maturità...qualunque sia la tua età.

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  33. Azz, mi son persa il meglio della discussione! :P
    Non capisco, sinceramente, questo continuo puntualizzare sull'età. Potrei capire se la perplessità di fondo fosse su tutta la questione in sé, discorrendo di fruste e frustini, schiaffi e schiaffoni, rapporti uni e trini, padroni e punizioni e ringraziamenti e lacrime e tutto ciò che non si vede ma si sente, emozioni, sentimenti e quanto di più profondo ci sia. Potrei capire che chi non senta proprio tutto ciò, chi non lo è, chi non lo vorrebbe mai essere, esprima il proprio giudizio negativo rispetto ad un modo di vivere se stessi che non rientra nel canone o nella moralità comune (anche se per me "fatti i cazzi toi", per dirla alla Cetto, rimane sempre una considerazione valida). Potrei capire perché per quanto E. possa essere un bravo scrittore [meraviglioso (si, ruffiana!)], non è detto che le sue parole debbano toccare tutti, arrivare a tutti, "commuovere" tutti.
    Si possono anche non condividere. In quel caso, amen, ognuno va per la sua strada, o no?
    Ma visto che così non è, e che non è questo il punto, non capisco.
    Non capisco perché non trovo nessuna differenza, per quanto riguarda questo argomento, tra una ragazza di vent'anni o una donna di 40.
    Il problema qui non è l'età, il problema è la consapevolezza di sé. Capire sé stessi ed accettarsi per quel che si è, fino ad apprezzarsi e vivere, è un percorso delicato sia che lo si faccia a vent'anni, sia che lo si faccia a quaranta ed io non credo affatto, mi si corregga se sbaglio, che a quarant'anni sia più facile farlo, si possa essere meno preda di imbecilli o meno predisposti alle cazzate, almeno per quello che vedo in giro.
    Allora quello che c'è da chiedersi, non è se l'età è quella giusta, o se non sia a prescindere troppo facile per un 40enne "fottere" una ragazza di vent'anni, ma se quelle due persone, indipendentemente dalla loro età, hanno saputo aspettare, conoscersi, comprendersi, accettarsi, scoprirsi e viversi nel massimo rispetto l'uno dell'altra, senza correre, senza forzare nulla e senza obbligare niente e nessuno. E io penso che loro due ci siano riusciti alla grande. Ventenni, trentenni, novantenni che siano.
    Ripeto, giudizio sterile e veramente limitato, che si conferma tale riga dopo riga.
    E penso che Stella abbia espresso in una frase quanto di meglio si potesse dire.
    Detto ciò, citerei Marcilo Agro, ma è meglio di no :D
    Buon sabato sera a tutti!

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  34. il meglio della discussione Freely? naaaaaaaaaa
    ;-)
    credo sia già stato detto tutto e troppo
    non mi resta che ripetere al'anonimo/s
    dove vuoi, quando vuoi, faccia a faccai per discutere di ciò che credi
    ma non ne avrà il coraggio eheh

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