venerdì 20 marzo 2015

Ti Voglio




Ti voglio, schiacciata contro la parete, con gli occhi persi segnati dal desiderio, le labbra schiuse, mentre ondeggi in una danza oscena scopando l’aria.
Ti voglio con il viso davanti al mio a respirare il mio respiro, rallentando, fermandoti, riprendendo in un ansimare improvviso.
Ti voglio con lo sguardo acceso di voglia mentre frugo la tua bocca in un lungo bacio e la tua lingua fruga la mia, sfacciata, impertinente; poi si ritrae, falsamente pudica, quasi invitandomi o sfidandomi.
Sapori noti, amati, che si ritrovano.
Odore di desiderio, di voglia sudata, di bisogni che esplodono, violenti.
Ti voglio mentre sollevi il mento porgendo il collo e le mie dita lo avvolgono, lo stringono
Padrone del tuo respiro, controllandolo, dominandolo ... arrestandolo ...
Sollevi le mani, in un timido impulso a fermarmi, per poi arrenderti e abbandonarti a me, ritrovandoti.
Ti voglio, su quel materasso che sa di sesso e amore, quando gli abiti si fanno stracci gettati a terra, con rabbia, frenesia;
quando i corpi si fanno uno, mescolando umori e saliva che cola dalla mia bocca a dissetarti, quasi ambrosia o assenzio, per perdersi in un bacio.
Voglio la tua pelle serica, che sussulta ad ogni tocco, rabbrividendo tra piacere e timore, il viso contro la finestra affacciata sul mondo ignaro, natiche offerte, sfiorate, accarezzate ... colpite. E con un fil di voce quel “grazie Padrone” che sfugge, naturale.

Sei tu, sono io