domenica 21 novembre 2010

Istinto Perverso!







Dedicato a chi ha vissuto, con me tutto ciò, a ciò che poteva essere, a ciò che non è stato, alla realtà, alla fantasia…

Grazie a chi vorrà mandarmi commenti; giudizi o … critiche
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Un sabato come tanti, cena tra amici, la solita compagnia chiassosa, poi un locale dove divertirsi, stordirsi forse, … non pensare.
Battute scherzose mentre la musica rimbomba nelle orecchie, l'alcool scalda il cuore, … aiuta a non pensare.
Le amiche che ridono accanto a te, tuo marito che gioca e scherza; ti alzi abbandonandoti alla musica, lasciando che il tuo corpo segua il ritmo,
… senza pensare, mescolata tra volti noti ed anonimi.
Ami ballare, lasciare che la musica prenda il tuo corpo, lo muova al suo ritmo, sensuale, dolce
Una sensazione strana, improvvisa, un senso d'agitazione, inquietudine, ti guardi attorno, …
Lui, il Suo sguardo su te, non ti abbandona, quasi a chiamarti, da lontano, in silenzio.
Lui, elegante, quasi distaccato dal resto della gente, un aria quasi di supponenza per chi non lo conosce, Lui un bicchiere di cognac tra le sue dita, girandolo lentamente, scaldandolo al calore delle mani, ad esaltarne l'aroma.
Distogli lo sguardo mentre il cuore batte più forte, mentre mille pensieri affollano la mente, mille ricordi, … desideri.
Ed il tuo sguardo torna a Lui, cerca il Suo, che non ti abbandona, le Sue dita strette sul bicchiere bombato da cognac, il Suo cognac, quel sapore morbido, che scivola nella gola lento, brucia per un attimo in gola, lascia il palato profumato; le Sue dita a circondarlo, dio come ricordi quelle dita, che sapevano sfiorare con dolcezza il tuo corpo, scivolare sulla pelle sollevando brividi, che improvvise si stringevano più decise sul tuo seno, racchiudendolo, come ora racchiudono il cristallo di quel bicchiere.
Scaldandolo come scaldavano il tuo corpo, esaltando l'aroma del liquore come sapevano risvegliare… te
Scherzi dell'immaginazione, ma… ti sembra che le sue nocche si sbianchino appena, come se anche Lui ricordasse, come se stringesse quel bicchiere sentendo sotto le dita il tuo seno.
Il tuo corpo reagisce, improvvisamente, il seno si gonfia, i capezzoli inturgidiscono, il tuo sesso pulsa violento tra le cosce. Devi fermarti, sederti, senti le gambe cedere.
Smettila stefy, è solo immaginazione, rimpianti forse, per il coraggio che non hai avuto, per i tuoi timori nascosti, per il tuo senso della famiglia forse.
Ti lasci cadere sulla poltroncina, come svuotata, ti impedisci di guardarlo, cerchi di cancellarlo dalla mente dandogli ostinatamene le spalle.
Ma non ti serve guardarlo per sentire sulla pelle il Suo sguardo, e la mente torna …
Torna a quelle lunghe mail scambiate, al tuo rivelargli parti di te che non credevi di poter dire; torna al primo incontro, all'imbarazzo che cercavi di nascondere ridendo, alle Sue dita che sfioravano i tuoi capelli, al sapore delle Sue labbra sulle tue.
Tornano a pomeriggi al telefono, giocando, scherzando, piangendo come una bimba quando Lui ti portava a parlare di cose dolorose che credevi chiuse in uno scrigno che mai più avresti aperto.
Torna al tuo riscoprirti 15enne in attesa di un sms con un semplice "buonanotte"
o… con pensieri audaci, perversi, immaginandolo accanto a te, mentre lasciavi che le tue mani si muovessero sul tuo corpo, desiderando e sognando le Sue, mentre la Sua voce ti guidava verso il piacere.
Torna a giornate vissute in stato di perenne eccitazione, scambiando messaggi infuocati, rubando attimi al quotidiano; parole sussurrate al telefono temendo che altri sentissero.
Torna ad un pomeriggio … una porta che si chiude alle vostre spalle, le Sue braccia attorno a te, le Sue labbra sulle tue, la Sua lingua a cercarti, frugarti, mentre gli abiti cadevano a terra, mentre conosceva la tua pelle e tu la Sua, mentre tornavi Donna e Femmina, liberando pudori, mentre lo imploravi sussurrando di toglierti quella benda dagli occhi, che ti riportava fantasmi dolorosi del passato, timori mai vinti.
Mentre finalmente ti donavi a Lui, sentendolo in te, uniti, il vostro sudore che si mescolava, i vostri odori che riempivano la stanza, momenti di dolcezza alternati improvvisamente a severità, a mani dure, decise.
Smettila stefy, è solo la tua immaginazione, hai fatto la cosa giusta, stava diventando qualcosa di particolare, non potevi, non dovevi.
Guardi tuo marito, gli sorridi, ma perché se hai fatto la cosa giusta questa sensazione strana? Questo disagio? Questa mancanza di Lui?
Cerchi di farti forza, scherzi ad alta voce con le amiche, battute sciocche, a volte un po’ sopra le righe, per non guardare, per non guardarLo … ma il Suo sguardo non ti abbandona, lo sai.
Lentamente ti volti verso Lui
Senti i Suoi occhi scivolare piano, sui tuoi capelli, sul viso, fermarsi sulle labbra, mentre piano la Sua lingua raccoglie dalle labbra una goccia di cognac.
La Sua lingua …. Che sapeva sfiorare così bene le tue labbra, assaggiare la tua pelle ….
Ti manca il respiro mentre impietoso ed eccitante il Suo sguardo scende a sfiorarti il collo, la gola; deglutisci sentendolo sul seno, quasi trapassasse la stoffa leggera del top, quasi vedesse e sentisse i tuoi capezzoli turgidi.
Il respiro accelera mentre sfiora il tuo ombelico nudo, inconsciamente contrai i muscoli, quasi sentissi la Sua lingua sfiorarlo, bagnarlo di saliva, farlo fremere.
Trattieni il fiato mentre lo senti scendere, impietoso, tra le tue cosce, strette in quei pantaloni aderenti, che nulla celano.
Non pensi più ora stefy, ora ti abbandoni a quello sguardo indecente, lo senti frugarti tra le cosce, le schiudi appena, sollevando in un piccolo scatto il bacino, ad offrirglielo, senti il tuo perizoma ormai fradicio, senti mille sensazioni che credevi di saper controllare scoppiarti dentro.
Lui avvicina il bicchiere alle labbra, sfiora il cristallo con la punta della lingua, ci gioca, fissandoti
Stringi i pugni con forza, a far sbiancare le nocche, mentre la gola è riarsa, le labbra schiuse.
Dio come ricordi quella lingua, che frugava tra la tua peluria umida, che ti schiudeva davanti a Lui, che scivolava in te, turgida, per poi, morbida, abbandonarsi sul clitoride impazzito, solleticandolo, premendolo, muovendolo, bevendoti, per poi baciarti improvvisamente, facendoti superare tabù ancestrali. Sentendo il tuo sapore sulle Sue labbra.
Basta stefy, non puoi, non devi, hai fatto la scelta giusta.
Ti volti verso una amica che ti sta parlando, cerchi di seguire il suo discorso, di non pensare… ma Lui è li, nella tua mente, nel tuo corpo, che Lo reclama.
Basta stefy, non puoi, non devi
Ti alzi di scatto, non Lo guarderai, non incontrerai più il Suo sguardo, basta stefy.
Ti dirigi verso la toilette, ti guardi allo specchio, una luce che ami negli occhi, il sentirti viva, te stessa.
E d'improvviso Lui alle tue spalle, il Suo sguardo che incrocia il tuo attraverso lo specchio, in silenzio
Le Sue dita tra i tuoi capelli, stringendo appena la tua gola, guidandoti dolcemente in un bagno, lo scrocchio della serratura alle vostre spalle, il cuore che batte forte in gola, ancora uno specchio davanti a te, il tuo viso, acceso, luminoso, mentre ora, realmente, le Sue dita ti stringono il seno attraverso il top, ora realmente sentono il turgore dei tuoi capezzoli
Ora, spudoratamente spingi il bacino contro il Suo ventre, danzando oscenamente contro di Lui
Non servono parole, ora i vostri corpi, le vostre anime si parlano
Il tuo respiro si fa affannoso, appannando lo specchio mentre le Sue dita sfiorano la tua pelle, stringono con forza i tuoi capelli premendoti il viso contro il vetro gelido
Respiri a bocca aperta, bagnando di saliva il vetro, mentre le Sue dita slacciano i tuoi pantaloni, li senti scivolare sulla pelle, schiudendo le gambe, mostrandoti a Lui, oscenamente eccitata, muovendo il bacino, chiamandolo
Le Sue dita finalmente, tra le tue cosce, premendo quel tessuto zuppo, spingendolo in te a colmarsi dei tuoi odori e sapori
Il tuo ansimare è più violento ora, trattenendo a stento gemiti rochi
Le Sue mani che ti abbandonano per un attimo, tornando poi a stringere con forza i tuoi polsi, dio mio come ti è mancata quella stretta, quella severità alternata a dolcezza, il sentire le Sue mani guidarti, dove Lui vuole, dove tu vuoi.
Con fermezza ti fa voltare verso Lui, ti spinge a terra, in ginocchio davanti a Lui.
Le tue mani spudoratamente frenetiche a slacciare i Suoi pantaloni, il Suo sesso turgido davanti a te, il Suo odore nelle narici, nel cervello
Il Suo sapore tra le labbra, TUO, ora è tuo
Lo lasci scivolare nella tua bocca, tra le labbra che dolcemente stringono, sulla lingua che si muove abile ad accarezzarlo, nella gola, per un lungo attimo trattenuta da Lui, a tagliarti il respiro
E di nuovo lo guardi uscire da te, lucido di saliva, asciugata dal tuo respiro ansante
Per risucchiarlo ancora tra le labbra, a rubargli l'anima
Lasciando che guidi il tuo capo, che scelga il Suo ritmo, che ti scopi in bocca
Sentendoti puttana forse, ma sapendo bene ciò che sei per Lui, ciò che prova per te.
Le sue braccia ti sollevano, ancora il viso premuto contro quello specchio, ancora ad appannarlo di ansimi
A bagnarlo di saliva ed umori che imperlano le tue labbra
Le gambe divaricate, i pantaloni arrotolati alle caviglie, il bacino che danza davanti a Lui, chiusa in un bagno, Femmina e puttana, ma tu, felice di vivere.
Le Sue dita strappano di colpo il tuo perizoma, le Sue mani a schiuderti, a frugarti con decisione scivolando sui tuoi umori, sentendo la tua voglia pulsare tra le dita
Il Suo sesso, ancora umido della tua saliva, a farsi strada in te, lentamente, avanzando piano, spingendo con decisione strappandoti un lamento di piacere
Il ritmo accelera, mentre si muove in te, mentre ora sei SUA, mentre colpi sempre più decisi fanno battere il tuo capo contro quello specchio ed i rumori del locale, oltre quella porta, aumentano l'eccitazione
Ancora più in te, mentre la tua lingua disegna oscene parole sullo specchio, mentre la Sua mano stringe lembi del tuo perizoma fradicio e lo preme sul tuo volto, lo muove sulle tue labbra, le schiudi, per un attimo lo lasci entrare in te, assaggiandoti
Ora sei tu a dettare il ritmo, a chiedere, ad implorare con il corpo, mentre la Sua mano si muove sul clitoride, aumentando il piacere, vuotando la mente
Scivola tra i Suoi polpastrelli,gonfio di voglia, sfugge, torna a cercare la Sua mano, la chiama
Più veloce, più a fondo, più Sua
Inarcando il busto, spingendo contro Lui, donandoti
Fino a morderti le labbra quando l'orgasmo ti avvolge, violento, annientante, le gambe cedono, stringi i pugni con forza, ti guardi in quello specchio e … ami ciò che vedi, sei tu, finalmente
Lui ancora in te
Lo senti muoversi, gonfio di desiderio, spingere in te, ancora ed ancora
E finalmente il Suo seme ti colma, mentre ti stringe a se
In silenzio lasciate che i vostri corpi si rilassino
Che il respiro si acquieti che la pelle si asciughi del sudore del piacere
In silenzio
Lentamente lo vedi afferrare i lembi stracciati del tuo perizoma, infilarli nel taschino, con un sorriso,
lo vedi immobile ascoltare per un lungo attimo i rumori oltre quella porta e….. uscire, senza una parola, sorridendoti e mandandoti un bacio a fior di labbra.
Sola stefy, davanti a quello specchio
Umida di te e di lui
I sensi di colpa che bruciano l'anima
Il piacere appena vissuto che li smorza.
Perversamente la tua mano scivola tra le cosce, raccogli con la punta delle dita i vostri umori, uniti
Fissandoti allo specchio porti le dita alle labbra, leccandole con perversione, osservandoti, bevendovi
Poi, ancora i tuoi pantaloni che scivolano sulla pelle, la strana sensazione di sentirli fasciarti le natiche ed il sesso senza null'altro tra essi e la pelle
Il top che copre il tuo seno, facendo ancora fremere i capezzoli sensibili
Ti sorridi allo specchio stefy
Ora sei tu.
E torni tra la folla
incroci ancora una volta il Suo sguardo, ancora quel bicchiere tra le dita…
Quasi a riemergere da un sogno, da una fantasia, quasi che nulla fosse stato vissuto, ma solo immaginato
Ma sfacciatamente lo vedi sfilare dal taschino quel lembo di perizoma odoroso di te, asciugarsi le labbra fissandoti, prima di riporlo, ed il tuo sorriso, mentre lo sfiori passandogli accanto … dice tutto di te, di voi.
Il tuo istinto, perverso forse, ti ha fatto vivere, una volta ancora, e … chissà….
Ma ami il tuo istinto, sei tu, siete voi

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