giovedì 27 gennaio 2011

Un sogno rubato!







Quella benda sugli occhi, temuta e desiderata
Forse ora più odiata che altro
Stesa su quel letto le caviglie serrate da corde severe,
spalancata ed offerta
e i polsi tra le Sue mani le braccia tese sopra il capo e il respiro che si va ingrossando.
Sai cosa vede, cose vedono i Suoi occhi, sai che vede i tuoi capezzoli turgidi, sensibili, i brividi sulla tua pelle
sai che vede il tuo ventre scosso da contrazioni eccitate e la figa fradicia di voglia che vorrebbe esplodere
senti il Suo viso avvicinarsi al tuo, il Suo respiro e la Sua voce, ferma, sicura,
poche parole, che son quasi uno schiaffo
“non parlare, non muoverti”
e con un gesto deciso strappa quella benda dai tuoi occhi,
Luce, finalmente
I Suoi occhi nei tuoi, finalmente
E già è quasi impossibile tacere, non muoversi, ora, ora che vorresti dire e chiedere mille cose
Ora, ora che vorresti sollevare il capo e porgergli le labbra
Ma Lui in silenzio ti fissa
Solo il suono ritmico del tuo respiro a tagliare quel silenzio e sotto quello sguardo ti sciogli
Lo vedi sporgere la lingua, avvicinarla alla tua gola, sfiorarla appena, e già basta a farti sussultare, tendendo i muscoli per obbedire a quell’ordine
“ferma e zitta”
cazzo quanto è già difficile e sai che è solo l’inizio
I Suoi occhi abbandonano i tuoi, segui il Suo sguardo attraverso la stanza, si posa su lei, immobile ai piedi del letto, composta in ginocchio, lo sguardo fisso…. Tesa
e solo ad un Suo cenno si muove, si avvicina a te.
Tremi capendo ciò che ti aspetta, e già i Suoi occhi sono ancora nei tuoi
“ferma e zitta”
e quella lingua di donna sfiora le tue cosce, leggera, risale lenta lungo le gambe
“ferma e zitta”
ora è sul tuo ventre
sai bene cosa lei sente, cosa vede
sente odore di femmina eccitata, odore di umori fragranti, vede la tua figa fradicia quasi la sente pulsare al ritmo del tuo respiro
e…
la sua lingua, quasi timida, insicura, ti sfiora, lì
schiude quelle labbra tumide, tocca il clitoride, lo muove, lo assaggia
lo sapevi, lo aspettavi, lo temevi eppure
non sai resistere e trattenere un lungo gemito sollevando appena il bacino verso lei
solo un attimo, un breve attimo
e già il Suo sguardo si fa gelido, glaciale
e uno schiaffo improvviso segna la tua guancia
mentre la Sua voce, con quel tono dai colori bassi e decisi ripete “zitta e ferma puttana”
e non è lo schiaffo a fare male ma l’aver ceduto così in fretta
e lei è ancora li, tra le tue cosce
la sua lingua che non smette di muoversi, via via più sicura
più invadente
cerchi il Suo sguardo, lo sguardo del tuo Padrone che possa aiutarti, darti sicurezza, mentre il ventre impazzisce sotto quel tocco di donna
i Suoi occhi meno freddi ora, mentre avvicina piano il volto al tuo
mentre la Sua mano stringe più forte i polsi e…
saliva densa cola sul tuo volto
sulla tua pelle
ti perdi in Lui
e inconsciamente spalanchi la bocca offrendola alla Sua saliva e…
un nuovo schiaffo ti segna il viso
“zitta e FERMA”
lacrime
lacrime ora nei tuoi occhi, non per il dolore
ma per l’errore commesso, per il desiderio che cresce
per la voglia che urla
“cristo come faccio a resistere, ho voglia, ho voglia di cazzo, di lingua, di mani, di tutto”
mille parole nella mente che neghi alla gola
i muscoli tesi il respiro ritmato sempre più frequente ora sotto quei colpi di lingua via via più abile, sfacciata, perversa
senti
senti il desiderio crescere anche in lei
lo senti dalla sua bocca, lo senti dalla sua lingua, lo senti da come si muove, ti fruga, ti cerca, ti beve
vorresti afferrarle il capo, stringerlo con forza contro te, farle affondare il volto in te
muoverle il capo con forza fino all’orgasmo
vorresti spalancare la bocca e chiedere il permesso di soffocare sul Suo cazzo
vorresti tutto
e puoi solo perdere i tuoi occhi nei Suoi, fargli capire dal contrarsi dei muscoli delle braccia, dalla tensione delle tue mani nella Sua ciò che senti, provi, desideri
e sai bene che non serve mostrare nulla… Lui sa
un lieve sorriso sul Suo volto
appena accennato
mentre avvicina il viso al tuo orecchio
sussurrando
“Ora… ora mostrami come sai danzare sul suo volto, ora mostrami come sai farti scopare dal suo viso, ora fammi vedere come sai fotterle la faccia”
e non serve altro
il bacino si solleva, spinge, preme
si muove
danza violentemente sul suo volto
strusciandosi
sporcandola di umori sempre più perversi
sentendo labbra, bocca, lingua, naso sfregare contro te, scoparti, prenderti, fotterti…
persa nei Suoi occhi
mordendo le labbra per tacere
e di nuovo quel sorriso
di nuovo si avvicina al tuo orecchio
di nuovo sussurra
“ferma e zitta”
“merda, stronzo stronzo stronzo … non puoi farmi questo, non ora, non così…”
pensieri
ma gia il tuo corpo è immobile
teso, contratto, eccitato
ma immobile
e quella lingua maledetta, sempre più abile, non smette
e nella mente ti si forma l’immagine di lei con il viso lurido dei tuoi umori
la senti respirare ansando
sai bene ciò che prova, sai che se potessi posare una mano tra le sue cosce la troveresti fradicia ed indecente come te
ma cazzo lei può muoversi lei può gemere
Lo fissi, il tuo sguardo implora
La Sua lingua sul tuo volto
Sulla gola
Sul seno
Stringe più forte i tuoi polsi mentre la Sua mano inizia a muoversi sul tuo corpo
A scivolare su quei segni del Suo possederti
arabeschi di colore da leggere in braille, in punta di dita
stringe più forte i tuoi polsi mentre il Suo sesso si avvicina al tuo viso. Si struscia sul volto, ti perdi nel Suo odore mentre impazzisci sotto quella lingua di Donna
e ancora la Sua voce sussurra dolce ora
“dimmi”
spalanchi la bocca mille parole nella mente, mille cose da dire, chiedere, implorare e… nessuna parola che sa formarsi
stringe la sua mano sul tuo seno mentre più dura la Sua voce ripete
“DIMMI”
e non sai che sussurrare in un balbettio eccitato
“la prego, la prego, la prego”
e sai bene che non basta
non porta a nulla se non a far muovere più in fretta quella lingua di donna su te, in te
segno inconfondibile della sua eccitazione, della sua voglia
ancora Lui chiede, pretende risposte
“vuoi godere piccola puttana? Vuoi esplodere in un orgasmo? Vuoi gridarlo con tutta la tua voce?”
E non sai che rispondere “… si … si … si”
Più stretta la Sua presa sui tuoi polsi
Più deciso il Suo sguardo
Più fredda la Sua voce
Guardandoti e ripetendo
“ferma e zitta”
e la Sua mano ora è tra i capelli di lei
la Sua mano ora la guida
la sposta dalla tua figa, la muove sul tuo corpo, la vedi ora
gli occhi sbarrati, lucidi di eccitazione, il respiro affannoso mentre lecca la tua pelle, assaggia il tuo sapore, bagna di umori il tuo corpo
ed è come se fosse Lui a baciarti, leccarti, toccarti, attraverso lei
vedi i suoi capelli scuri contrastare la tua pelle candida
senti la sua saliva lasciare strie umide
mentre Lui si china a sussurrare a lei
“masturbati”
e già la sua mano scivola tra le cosce, sai bene cosa trova, cosa sente
lo leggi nei suoi occhi ora, le senti nel tendersi dei suoi muscoli, nel muoversi più affamato della sua lingua ancora tra le tue cosce, nei mugolii che non sa e non deve trattenere
cazzo perché lei si…
attraverso le sua bocca rubi la sua voglia ed il suo piacere, senti la sua voce soffocata chiede il permesso di un orgasmo
nella mente le urli “NO”
ma la voce di Lui, con tono perfido sussurra un semplice “si” ed esplode la sua voglia, il suo piacere, il suo orgasmo
spinge il viso contro la tua figa
i suoi sussulti sono masturbazioni violente per te, i suoi gemiti rochi sono carezze eccitanti
spalanchi gli occhi
implori in silenzio
guardandoLo
e finalmente, sorridendo, il suo “si”
“ora piccolina, ora fottiti contro lei, ora scopale il viso, ora afferralo tra le mani e falla tua, ora dille e dimmi ciò che sei e vuoi”
e non serve altro
le tue mani ora sono tra i suoi capelli, le tue dita stringono premendola contro te, ora sei tu attrice e le tue parole urlate lo testimoniano
parli a lei ed a te stessa
le chiedi la lingua, le chiedi labbra e denti
le chiedi di fotterti e berti
le chiedi di darti ciò che già lei ha avuto
ma i tuoi occhi sono solo per il tuo Padrone, persi in lui, donandogli tutto questo
fino a quando la mente si vuota, fino a quando il corpo trema
e nel nulla del piacere senti la Sua voce sussurrare
“ora piccolina, ora puoi”
e il tuo urlo copre il silenzio
stringendola contro te fino quasi a soffocarla tra le cosce
per poi abbandonarti su quel letto
il corpo ancora scosso da sussulti che non sai controllare
e non vuoi controllare
e lentamente Lui guida il capo di lei verso te
la senti scivolare sul tuo corpo
cogli fremiti nei suoi muscoli
incontrollabili
senti il suo respiro arrestarsi e riesplodere, per arrestarsi di nuovo
senti le sue cosce avvolgere la tua gamba e premere con forza
strusciarsi
scoparsi contro la tua coscia
bagnandola di umori, piacere, voglia
e capisci che il tuo piacere le ha provocato un nuovo orgasmo
un orgasmo rubato questa volta, non concesso, e sai bene che pagherà per questo
le sue labbra sulle tue
mescolando sapori ed odori
in una infinita, dolce complicità
per un lungo attimo
i tuoi occhi nei suoi, persi ancora in quel piacere goduto attraverso il tuo piacere
vorresti dirle “hai sbagliato”
vorresti stringerla per farle capire che le sarai vicina nella sua punizione
ma già le Sue mani Padrone afferrano i vostri capelli
sollevano i vostri visi
 … ed è un nuovo inizio

8 commenti:

  1. complimenti...bellissimo...

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  2. mio Signore posso dire che mi piace moltissimo, che potrebbe essere così o in altri mille modi, ma saremo comunque sempre noi, sempre un nuovo passo, un nuovo inizio...
    grazie.

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  3. quello che scrivi,come lo scrivi,emoziona..molto.

    SdS

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  4. Grazie SdS, è semplicemente ciò che vivo, per questo forse è più facile metterlo in parole.

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  5. Di niente..so di cosa parli.
    So che sono Emozioni inappagabili e non paragonabili ad altro.Le vivo anche io.
    è che,a differenza di altri racconti di master,non ti risparmi niente,nemmeno il pensiero più nascosto..
    credo che sia questo ciò che emoziona.
    ciao,
    SdS

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  6. che senso avrebbe nascondere? censurarsi?
    io scrivo innanzitutto per me, per tener sempre vive quelle emozioni ed impedire che il tempo le sfumi.
    si ci siamo noi in ogni mia parola, ciò che siamo e viviamo

    E.

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  7. non ha senso tenersi qualcosa,quando si scrive per sè...concordo con te.la stessa cosa faccio anche io.
    a presto.
    ciao,
    SdS

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