martedì 23 ottobre 2012

Principessa ... Regina ... schiava ... puttana! (3° parte)







SI, ora sai che la nostra notte continuerà………………..
Infilo la chiave nella porta della nostra stanza, la apro, entriamo abbracciati e sorridenti richiudendola alle nostre spalle.
Tremi di felicità, ……. La nostra notte continua, ancora ed ancora ed ancora…..
Ti stringo a me, dolcemente, il tuo corpo trema contro il mio, spossato dalle emozioni appena vissute, eppure desideroso di altre sensazioni, di ME.
Accarezzo lentamente la tue schiena nuda, i tuoi capelli, mentre le nostre bocche si cercano, si trovano, le labbra si mordono, affamate, le lingue si conoscono, scambiandosi sensuali carezze, confondendo la saliva, i sapori.
Lentamente scivolo dietro te, le mani sul tuo seno, stringendolo attraverso la stoffa sottile dell'abito ormai sgualcito, sento i capezzoli reagire al contatto con le mie dita, il tuo volto contrarsi nella spasmodica attesa di nuovo piacere.
Le mie dita sul tuo collo ora, slacciano dolcemente l'abito che scivola sul tuo corpo con un fruscio, accarezzandoti per poi appallottolarsi ai tuoi piedi.
Nuda ora
MIA.
Le mie dita leggere sulla tua pelle
Scorrono dalla tua gola ai tuoi seni, quasi un soffio, scendono sul tuo ventre mentre tu premi contro me le tue natiche, dichiarando muta la tua urgenza di un contatto
Di un possesso
Il tuo desiderio di ME.
La mia voce al tuo orecchio, dolce eppure decisa
"vuoi continuare a seguirmi?"
Pronta la tua risposta, seppur accompagnata da un lungo tremito che scorre sotto la tua pelle"…ssi",
Una benda nera sui tuoi occhi
Improvvisa
A toglierti la luce
A far vivere gli altri tuoi sensi
Il nodo che stringe dietro la nuca
Il respiro più rapido
E la mia voce, più dura ora, più decisa, forte
"INGINOCCHIATI"
ti lasci scivolare a terra mentre le mie mani che ancora sfioravano il tuo ventre, scivolano su te, accompagnandoti in quel movimento, scorrendo dal ventre al seno, al collo, al viso.
Ed abbandonandoti poi
Nuda, in ginocchio, in ansante attesa.
Senti i miei passi attorno a te
Movimenti di cui cerchi di indovinare i gesti, rumori soffocati, e di nuovo i miei passi verso te, dietro te. 
Ti sforzi di restare immobile, mentre il cuore martella la tua gola tagliando il respiro, mordendoti le labbra al tocco lieve delle mie dita sui capelli, sentendole scendere sul collo e….
stringere attorno a te ……

…. Un collare

Puoi cogliere l'odore del cuoio, la sua lieve ruvidezza sulla tua pelle, ti stupisci di come tutti questi piccoli particolari si combinino nella tua mente, allineandosi a formare un quadro preciso, definito eppure impalpabile.
Il collare si stringe lentamente, una sensazione strana ed esaltante insieme, la consapevolezza di diventare, ad ogni stretta, sempre un pò più mia.
Ancora la mia voce: "E' questo che vuoi? Appartenermi? essere guidata? Portata lontano?"
Una flebile risposta "….ssi, ti prego" flebile non per l'incertezza ma per la tensione, l'aspettativa, l'ansia ed il desiderio che ti stringono lo stomaco, ti annodano le viscere, ti chiudono la gola; flebile ma determinata insieme. Sicura della tua scelta.
Senti le mie dita chiudere il collare, stretto ma non troppo, abbastanza da sentirti costretta, non tale da procurare fastidio o dolore.
" LE MANI DIETRO LA NUCA, ORA, E RESTA IN SILENZIO PERFETTO"
il tuo corpo ha un sussulto nel sentire quel tono così deciso, il tuo ventre uno spasimo di piacere mentre lentamente porti le mani dietro la nuca, intrecciando le dita, posandole sul collare.
Inconsciamente spingi in avanti il busto, protendi il seno, i capezzoli svettanti.
Tutto il tuo corpo urla la tua fierezza per ciò che fai, i gomiti aperti il busto eretto.
Un muro di silenzio attorno a te, ora non cogli più nessun movimento, nessun suono.
Non riesci a capire dove sono, solo il tuo respiro affannoso rompe il silenzio.
Lenti minuti scorrono, minuti che paiono ore, il buio, l'immobilità, la posizione scomoda e faticosa, tutto accentua le tue sensazioni, ma soprattutto la mia assenza.
Sono ancora lì? Con te? O silenziosamente sono uscito, lasciandoti sola?
Ti sto osservando e giudicando? O solo i fantasmi delle tue fantasie sono con te ora?
Vorresti chiamarmi, chiedermi di parlarti, di fare anche solo un piccolo rumore per darti la certezza della mia presenza, ma sai che non devi, che non puoi.
Resti immobile, le ginocchia sul lucido parquet iniziano a dolere, le braccia sollevate con i gomiti larghi si appesantiscono sempre più, la fatica, la tensione ti stanno spossando.
Tremi ora, un tremore leggero che scorre sulla tua pelle, irrefrenabile, che vince ogni tua resistenza, lente lacrime sgorgano di tuoi occhi, bagnando la benda.
Eppure stringi le labbra per mantenere quel silenzio imposto.
Da sotto la benda le lacrime scivolano sul tuo volto, bagnano le tue labbra serrate, ne senti il sapore salato, eppure raddrizzi ancor più il busto, ancor più fiera.
Lenti minuti passano, ore forse, hai perso ogni cognizione del tempo, le braccia sempre più pesanti che a tratti cadono ma che subito risollevi, risoluta e decisa.
Ora hai un pò di timore, troppo lunga questa attesa. E se realmente me ne fossi andato? Se ti lasciassi sola tutta la notte? In quella posizione?
Un pensiero risoluto in te
Non importa, non importa per quanto, questa è la posizione che io ho deciso per te e tu la manterrai, finchè io vorrò, minuti, ore, non importa, mi dimostrerai quanto sei determinata.
Quasi avessi letto nei tuoi pensieri, improvvisa la mia voce risuona nella stanza, quasi uno scoppio a confronto di tutto quel silenzio.
"Ora puoi abbassare le braccia, ora puoi rialzarti, ora possiamo continuare la nostra notte, se ancora lo vuoi"
apri le labbra per rispondere, nessun suono esce, troppa tensione, ti schiarisci la voce e rispondi con fermezza " si, si, si, lo voglio, assolutamente si, e lo sai".
Con gesto aggraziato ti rialzi, il buio della benda ti fa perdere per un attimo l'equilibrio, lo ritrovi prontamente e resti immobile, in piedi, le braccia lungo i fianchi, finalmente rilassate dopo tanta tensione, il respiro affrettato per l'attesa, il capo un poco chino
e..
tutto il tuo corpo che urla la sua eccitazione, il suo desiderio.
"avvicinati a me"
il suono della mia voce ti guida, quasi ti sembra di cogliere il profumo del mio corpo, ti muovi lentamente, disorientata dal buio, eppure ansiosa di raggiungermi, avanzi, un passo dopo l'altro
"FERMA"
resti immobile, le tue ginocchia sfiorano il bordo del letto, la mia mano prende la tua delicatamente, ti avvicina a me, ti siedi sul letto, lasciandoti abbracciare, sentendo il mio corpo nudo contro il tuo, le nostre pelli si parlano, si scambiano emozioni, mentre rotoliamo su quel letto, lasciando che i nostri corpi si conoscano, liberamente, le nostre bocche si mangino, le nostre membra si incrocino in un viluppo sensuale ed inestricabile.
Attimi di abbandono, l'eccitazione sale, i respiri affannosi, i corpi elettricamente attratti l'uno dall'altro.
Le mie mani sulle tue, sui tuoi polsi, portandoli sopra il tuo capo, tu distesa, offerta, MIA.
Ancora un sordo scatto metallico, ancora il freddo acciaio sui tuoi polsi, li senti tendersi verso la testiera del letto, fissarsi, lasciandoti ansiosa, tremante, scombussolata da questo improvviso alternarsi di passione e durezza
Di dolcezza e decisione,
eppure proprio questo ti eccita.
Senti il mio corpo allontanarsi dal tuo, eppure mi senti ancora accanto a te.
Intuisci, senza vedere, la mia mano che si avvicina al tuo viso, al collo, la senti a pochi millimetri dalla pelle, quasi puoi coglierne il calore, muovi piano il corpo, cercandola, ma, perversamente si allontana un poco, per poi riavvicinarsi.
Non trovi l'agognato contatto, eppure quella carezza poco più che immaginaria è più forte di mille carezze reali.
Senti il mio viso avvicinarsi al tuo corpo, al tuo seno, il mio respiro su di te, un rivolo di saliva che bagna il capezzolo, facendolo rabbrividire, e subito un soffio del mio alito su quella carne eccitata.
Trattieni un mugolio, cerchi di muovere il corpo, di trovarmi, pur sapendo che, solo quando io vorrò mi troverai.
Il tuo sesso palpita, senti i miei occhi li, tra le gambe, le schiudi, fiera di mostrarti, di mostrarmi la tua eccitazione, il tuo desiderio di me.
Aspetti che la mia mano si impossessi di te, che il mio sesso finalmente entri in te, facendoti completamente MIA.
La mia bocca sulla tua pelle, sull'ombelico, baciandolo avidamente, mentre contrai i muscoli sollevando il bacino.
Sfacciatamente chiami con il tuo corpo il mio viso tra le gambe, implori un bacio, una carezza, SESSO.
No, no sesso, sai bene che non è banale sesso, è molto di più, appartenenza, sottomissione, educazione, complicità e simbiosi.
La mia lingua scivola sul tuo corpo, scendendo verso la fonte del tuo piacere, lambendo i peli, asciugandoli del tuo piacere, bagnandoli della mia saliva.
Le grandi labbra gonfie, umide, che a tratti si dischiudono invitanti e frementi, il clitoride turgido, svettante, pulsante
e..
finalmente la mia lingua lo sfiora
strappandoti un lungo gemito
hai un fremito, temi di dover star zitta, ma la mia voce ti rassicura
"si cucciola, urla, grida, dimmi il tuo desiderio, il tuo piacere"
un senso improvviso di liberazione a quelle parole, la tua voce che ti suona strana, eppure è la tua, roca, eccitata, ..perversa
"prendimi, ti prego prendimi, fammi tua, usami, entra in me possedendomi, ……. Scopami"
non hai mai detto queste frasi
certo avresti voluto mille e mille volte, ma pudori e tabù ti frenavano, ma non ora, ora no
"ti prego, ti prego, voglio essere la tua cagna, la tua puttana, la tua schiava"
quasi guidata dalla tua voce la mia lingua sfiora il clitoride, con tocchi leggeri, lievi, sempre più ravvicinati, si indurisce rotolandogli intorno, circondandolo di una calda carezza, di saliva, di calore.
Le mie labbra lo stringono, succhiandolo avidamente, i miei denti lo mordicchiano dolcemente rigandolo di desiderio.
Sussulti in preda ad una eccitazione incontenibile, il bacino si solleva a scatti premendo contro il mio volto
Il viso ruota a destra e sinistra, facendo ondeggiare i tuoi capelli, i muscoli delle braccia, costrette in quella posizione, si tendono e si rilassano in accordo con il tuo respiro, sempre più rapido, sempre più affrettato.
Senti l'orgasmo avvicinarsi, ad ondate violente, vorresti negarlo, vorresti aspettare
Vuoi essere presa.
Ma la mia lingua si muove abile e frenetica su te, entrando in te, bevendoti, tornando sul clitoride
Inesorabile
Sempre più decisa
Sempre più veloce
e….
Uno squassante orgasmo ti travolge.
Perdi ogni cognizione del tempo, del luogo, una voce lontana urla, a malapena capisci che è la tua
'vengo, vengo, dio mio sto godendo,"
Il mio viso inondato dal tuo piacere che bagna la mia pelle, mentre continui sussulti prolungano il tuo piacere, mentre ora la tua voce non riesce più neppure ad articolare una parola definita, ma solo mugolii e gemiti, suoni senza senso, eppure più espliciti ed eccitanti di mille parole.
Un orgasmo che sembra non finire
Che si acquieta per tornare improvviso a risvegliarsi, ancora più violento
Per poi smorzarsi in piccoli piaceri che si rincorrono, sovrapponendosi l'uno all'altro, potenziandosi a vicenda in un crescendo armonico e violento …..
Fino a lasciarti senza fiato, il corpo sudato, i muscoli tremanti, senza respiro.
Aspetti una mia carezza lieve, aspetti di essere stretta a me, teneramente.
Ma..
Le mie mani ti fanno voltare
La tua schiena, le tue natiche sode verso me. La mia mano che sfiora la tua pelle, le natiche, aprendole, sfacciatamente, senti il mio sguardo scivolare nel tuo solco, il mio respiro avvicinarsi
"mio dio non è possibile, mi sto eccitando di nuovo" questo pensiero ti attraversa la mente, e subito il tuo corpo reagisce, il bacino si solleva, offrendosi, nuovi umori colano sulle tue cosce, nuovi ansimi dalle tue labbra.
Ti sollevo il bacino, in ginocchio, sul letto, le mani imprigionate, il viso schiacciato nel cuscino, io dietro te.
Il mio sesso teso, eccitato, sfiora il tuo, lo accarezza, batte piano sul clitoride ancora eccitato, reso ancora più sensibile dall'orgasmo appena raggiunto, apre le tue labbra bagnandosi di te
E
Lentamente
Entra
Entra in te
Piano
Quasi ad apprezzare ogni millimetro di te, ogni fibra del tuo essere, donando e prendendo piacere, ma inesorabilmente a fondo
Riempiendoti.
Soffochi i tuoi gemiti nel cuscino, imbevendolo di saliva, spingi contro me, mi vuoi.
Afferro le tue natiche, con forza, guidandoti
Accordando i tuoi movimenti ai miei
Più rapidi ora
Più decisi
Mi muovo in te, veloce, inesorabile, portandoti lontano, fuggendo con te in un mondo nostro, fatto solo di sensazioni, di odori, di stimoli.
Uno schiaffo sonoro sulla tua natica, la senti arrossare, ma tutto ciò non fa che aumentare la tua voglia.
Fai leva sulle ginocchia premendo contro me, donandoti senza remore, muovendo ritmicamente il bacino, urlando frasi sconnesse, volgari a volte, ma che nulla di volgare hanno in se.
Un rivolo di saliva cola tra le tue natiche, le mie dita lo raccolgono, lo spalmano, inumidiscono il tuo buchino, premendo
Ti senti puttana come non mai, ami essere la mia puttana
Cerchi di rilassare ogni muscolo, di dilatarti
Lasciando che le mie dita violino quel tuo antro
Ecco le senti in te, le muovo mentre il mio sesso inesorabilmente scivola in te, le mie dita mi accarezzano attraverso te.
Stringi spasmodicamente le mani imprigionate, conficcando le unghie nel palmo della mano.
Urli, urli con quanto fiato hai in gola accelerando con me i tuoi movimenti, più veloce, più veloce, più a fondo.
Ecco
Ecco la marea del piacere
Ecco la tempesta dell'orgasmo
Ecco la risacca montante che ti avvolge
Ti ammanta, tutto obnubila
Ti prende il cervello
Ti ruba il corpo.
Senti appena le mie mani sul tuo capo
Uno strappo e la benda scivola via, volto a forza il tuo capo verso me
"GUARDAMI"
spalanchi gli occhi
occhi pieni di voglia, di perversione, di desiderio
occhi che vivono l'ennesimo orgasmo,
vacui nel piacere assoluto
dilatati sul nostro mondo
specchio di ciò che senti
pieni di di te
persi nei miei
ed urli con me il tuo piacere.
Esco da te
Scosso già dai primi sussulti dell'orgasmo
Il mio sesso tra le mani
Rosso, le vene turgide, pulsante
Davanti al tuo viso
La tua bocca spalancata ad attendermi
A ricevermi
Sulle labbra, nella gola, inghiottendomi con foga
Solleticandomi con la punta della lingua quasi a implorare l'ultima goccia del mio piacere
Per averla in te
Per gustarla a fondo
I tuoi occhi nei miei.
Felici
Appagati
Fieri
………..
i nostri corpi appagati stretti
il sudore che si confonde al sudore
i respiri che si uniscono mentre le braccia, libere ora da ogni catena, stringono l'uno il corpo dell'altra
con dolcezza ora
le manette giacciono a terra
niente più costrizioni ora
solo dolcezza
tenerezza
lievi carezze su corpi sfatti
che lentamente tornano dal mondo in cui erano stati trasportati
ritrovando coscienza
riacquistando la nozione dello spazio, del tempo
apprezzando questa dolce intimità dopo la turbolenta tempesta di emozioni violente.
Sento il tuo respiro rallentare, farsi regolare, lento
Sento i tuoi muscoli rilassarsi, seppur scossi da qualche improvvisa contrazione involontaria
Le tue braccia intorno a me farsi pesanti
….
Dormi
felice
abbracciata a me
dormi trasportata dai tuoi sogni divenuti realtà
dormi sognando la nostra notte, come mille notti hai fatto
ma ora la sogni dopo averla vissuta.
Lentamente afferro il lenzuolo, lo tiro verso noi, coprendoti le spalle nude.
Un lieve movimento, un sordo borbottio, mentre ti stringi più forte a me, quasi temessi di sentirmi fuggire, quasi temessi di perdere quel caldo contatto.
dormi
….
Accanto a me
Ed il tuo corpo rivive in sogno, le emozioni vissute
Sapendo che mai rinuncerai a ciò
Alla vera te stessa
Principessa..Regina..schiava..puttana

Copyright febbraio 2004

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