lunedì 23 luglio 2012

"Innocenza e Perversione"! - (5° e ultima parte)





                                                                            (Foto: Jiri Ruzek)

In te quelle palline valentina, passo dopo passo, tra la folla di quella fiera parigina
In te a tormentarti
Eccitarti
Farti vivere
Ricordando ciò che hai vissuto
Sentendo sulle labbra ancora il suo sapore
Sentendo, al ricordo, il seno gonfiarsi
I capezzoli tendersi
E … aspettando la sera … lui
Ancora una notte per voi
E un velo di tristezza al pensiero che sarà l’ultima
Il pomeriggio trascorre lento, sentendo il corpo accendersi sempre più
Faticando a restare impassibile tra la gente
Faticando a dominare il piacere che vorrebbe esplodere ad ogni tuo passo
E finalmente l’Hotel, la tua camera
Ti stendi sul letto
Cerchi di rilassarti
Vuotare la mente
Ma ormai è troppo difficile
Ormai il tuo corpo è solo pelle sensibile, nervi eccitati, brividi che ti scuotono
Immobile, su quel letto, senza neppure osare sfilarti gli abiti temendo che anche la leggera carezza del tessuto sulla pelle sarebbe troppo.
Immobile attendi
Ma cosa?
Non lo sai, e ti spaventa ed eccita
Ricordi la sua promessa, la promessa di quest’ultima notte per voi
Sorridi al pensiero di Silvana che anche stasera ha appuntamento con il suo “cliente” speciale, e la quasi certezza che sia più di un cliente
E attendi …
Cosa? Non lo sai, non vuoi pensarci. Non sai se lui busserà alla tua porta, ti chiamerà al cellulare o chissà che altro
Ora immobile su quel letto semplicemente attendi, gustandoti anche questa attesa di ciò che non sai.
E la mente vola, il corpo chiede
Istintivamente i tuoi muscoli si tendono
Si contraggono facendo sussultare quelle palline in te
Tra sogno e realtà la tua mano si muove sui tuoi abiti, sfiora il tuo seno
Il respiro ansimante
Poi ti riscuoti, sai che devi alzarti, fare una doccia, cambiarti
Sai che ora, se non ti fermi, ti sarà impossibile arrestare il piacere
E non puoi, non vuoi, vuoi donarlo a lui
Come ti vorrà?
Elegante? Per quanto eleganti possano essere gli abiti che hai con te …
Sportiva?
Provocante?
Sorridi tra te …. Innocente e puttana?
Ti costa lasciare quel letto, pur pregustando la carezza della doccia, e ti chiedi …. Maliziosamente … se lui vorrebbe che tu sfilassi quelle palline da te sotto il getto d’acqua.
Un tocco lieve alla porta
Il cuore che pulsa violentemente nelle orecchie e già sei ad aprirla
Lui, davanti a te
Il viso impenetrabile, nessun sorriso
Immobile
Poi lentamente prende la tua mano, in silenzio, guidandoti fuori dalla tua stanza
L’ascensore
La porta della sua stanza
Pensieri ti affollano la mente
L’attesa per ciò che stai per vivere
La curiosità eccitata di ciò che conoscerai
L’imbarazzo al pensiero di non esserti cambiata, di non aver fatto una doccia, di sapere il tuo corpo ancora “sporco” del piacere di quel pomeriggio,
quando le tue mani, nascostamente, premevano sul tuo ventre,
quando scivolando sotto la scrivania, il suo sesso ti colmava la bocca, e tu con perverso piacere assaggiavi il suo sapore
Quando in quello sgabuzzino ti prendeva con furia
Facendo urlare il tuo corpo
Colare la tua voglia
Quando quel pomeriggio, ancora con quelle palline in te, camminavi tra la folla e la voglia spasmodica bagnava il tuo slip
Quello slip che ancora indossi, ormai indecente, zuppo di te
Imbarazzo
Eppure perversa eccitazione al pensare il tuo corpo lordo di voglia
Al sapere che tra poco lo mostrerai impudicamente a lui
Al sapere che tra poco sarà suo
Davanti a quella porta
Ti guarda
I suoi occhi severi ora
Mentre sfila dalla giacca un foulard
Lo stringe sui tuoi occhi
Hai un brivido
Quante volte hai immaginato quel buio nei tuoi sogni solitari
Una volta ne hai parlato, con tono scherzoso, al tuo ragazzo, che ha semplicemente preso la cosa come un gioco
Ed ora… sei al buio
Ora senti la sua porta aprirsi
La sua mano ferma ti guida oltre la soglia
Silenzio
Tensione
Desiderio
Mentre le sue dita lente sfiorano i tuoi capelli
Mentre le sue mani sfilano i tuoi abiti mostrando il tuo corpo eccitato
Scaldano la tua pelle
E il tuo respiro si fa denso
Sussulti al suo sfiorarti il seno
Fremi al suo stringerti i capezzoli
Le mani abbandonate lungo il corpo gustandoti quel piacere diverso
L’esser mostrata e non vedere
L’esser toccata da mani senza corpo
Scrutata da occhi senza volto
Improvvisamente il cuore batte più forte
“Senza volto” … e se non fosse Enrico? Cazzo che scema che sei, che ne sai di chi ti sta toccando, di chi ti sta guardando, sei una idiota ….
Paura, sorda, sottile
Poi … piacere e voglia perversa
Che ti importa … ti piace, esser sfiorata dall’ignoto
Sentire quelle mani muoversi
Disegnare le tue curve
Alternare dolcezza e severità
Un profumo improvviso spazza via gli ultimi timori
Hai riconosciuto il suo profumo, Paco Rabanne, ricordi la boccetta che hai visto nel suo bagno qualche notte prima, quel profumo leggermente secco, che assume aromi particolari sulla sua pelle,
E le sue labbra ora sulle tue, non puoi sbagliarti, non puoi confondere il suo bacio con quello di nessun altro
La sua lingua schiude la tue labbra, gioca con la tua, si annodano, scivolano spingono
Poi si allontana appena, eppure lo senti li davanti a te
Vicino
Senti il suo respiro sulle tue labbra,
il respiro che scende sulla tua pelle
soffia piano sul seno eccitato
sul ventre
risale piano a la sua lingua bagna di saliva la tua gola, i tuoi capezzoli tesi
mordi le labbra
il corpo scosso da spasmi incontrollabili
e la bocca che si schiude
chiedendo
in un sussurro eccitato
implorando quasi
“ti prego toccami, ti prego scopami, ti prego fottimi l’anima”
ma solo il silenzio ti risponde
istanti eterni
minuti infiniti
in quel silenzio pesante
mentre quasi non controlli più il tuo corpo
mentre quelle palline in te pretendono d’esser bagnate dal tuo orgasmo
….
passi …
passi verso te
una mano a sfiorarti il collo, scostare i tuoi capelli
….
Cuoio
Cuoio di una cintura che stringe il tuo collo morbido
Lo avvolge e scende poi tra i tuoi seni, fino a sfiorare il tuo slip fradicio
Piccoli movimenti di quella cinghia sul tuo sesso
Che sussulta a quei colpi
E ancora la tua voce che chiede, vuole
La tensione dell’attesa ormai insopportabile
E di colpo la sua mano tra le tue cosce
Severa
Decisa
A racchiudere il tuo sesso pulsante
A farti sentire ancor più quelle palline in te
Ora senti la sua mano
Ora senti la sua guida
E la sua voce
Attraverso il buio di quella benda
Eccitante e calda
La sua voce che chiede ora
Chiede perché quello slip è così zuppo
Chiede perché quell’odore acre di sesso sulla tua pelle
Chiede il perché del tuo respiro eccitato e dei i tuoi muscoli tesi
E a fatica trovi le parole tra quel fiume di domande
E ti scopri perversamente eccitata da quelle domande
Mentre con voce roca sussurri
“è la mia voglia, è la voglia di te, è l’odore della scopata di oggi, quando sono stata tua, è il sapore del tuo cazzo che ancora sento nella bocca”
ma la sua voce insiste, incalza
“cosa vuoi valentina, cosa desideri”
istintiva la tua risposta
“il tuo cazzo, voglio che mi scopi, voglio che mi frughi, voglio che mi inculi, voglio essere tua fino in fondo, voglio godere, ho … bisogno di godere, di sentirmi puttana, la tua puttana”
e la voce si incrina per un attimo, rotta da quel desiderio.
Le sua braccia forti ti avvolgono
Stringono il tuo corpo
Godi di quel contatto, preludio di passione e appagamento
La sua mano sul tuo viso
Ad accarezzarti
Il cuoio di quella cintura che stringe il tuo collo
E, con un gesto brusco, la sua mano a strappare dai tuoi occhi quel foulard, stringi gli occhi alla luce
Il suo viso davanti a te
Un dito sulle sue labbra, ad intimarti il silenzio
Mentre…. Lentamente ti fa voltare e
Davanti a voi
Lei
Solo qualche anno più di te, i capelli corti, il corpo minuto, il seno piccolo ma ben disegnato che sfacciatamente mostra la sua voglia attraverso quei capezzoli turgidi e tesi
Le sue mani dietro la nuca, una fascia sugli occhi ed una cintura che le avvolge il collo scendendo sul suo ventre, nudo, sovrastato da un vezzoso ciuffetto di peli scuri
Non può vedervi
Attende
Un attimo di ribellione in te
“stronzo, era la vostra ultima notte, doveva essere solo vostra”
un attimo di violento imbarazzo in te, quando si accendono nella mente le sue parole dette a te poco prima, parlando del tuo slip fradicio, della tua voglia e …le tue risposte alle sue domande, in cui dichiaravi spudoratamente la tua voglia, in cui tornavi con parole eccitate al pomeriggio, al tuo donarti a lui, senza limiti
e lei sentiva, sapeva
la guardi, immobile
mentre le mani di Enrico ti sfiorano, ti accarezzano, riaccendono la tua voglia
mentre le sue parole eccitano la tua mente
mentre ti guida verso lei, e la tua mente si vuota, pronta a seguirlo, a voler vivere fino in fondo
tu davanti a lei
le mani di Enrico sui suoi capelli
un brivido al pensiero che possa strappare anche la sua benda,
il pensiero dell’imbarazzo al farti fissare dai suoi occhi
ma con gesto deciso la spinge a terra, in ginocchio davanti a te
guida il suo viso verso te
arrossisci al vederla, d’istinto, ritrarsi un attimo nel cogliere l’acre odore della tua voglia che impregna quello slip
poi… si lascia guidare
il suo viso affonda tra le tue cosce
la sua bocca si muove su quel tessuto bagnato
sai che sente il tuo sapore
vuoi che colga la tua voglia
mentre spingi con forza il ventre contro la sua bocca
la sua lingua abile che scosta lo slip
che si muove sulle labbra tumide
che sfiora il clitoride eccitato
strappandoti gemiti
mentre Enrico vi osserva
ed il suo sguardo è nuova eccitazione per te
le tue mani sul capo di quella sconosciuta
ora sei tu a guidarla
ora sei tu a muoverla insegnandole il tuo corpo
a invitarla nei tuoi angoli segreti
la sua lingua si muove
tocca
sfiora
lecca
eccita
e il tuo respiro è affannoso ormai
con un gesto brusco Enrico la allontana da te
strappa con gesto deciso il tuo slip gettandolo a terra
la sua mano stringe la cordicella di quelle palline
le muove abile
fa urlare il tuo corpo
e… le sfila
mostrandotele
lucide della tua voglia
le avvicina al volto della sconosciuta
le offre alla sua bocca
alla sua lingua
perché gusti fino in fondo il tuo sapore
e….
piega il tuo corpo a terra, in ginocchio, davanti a lei
non servono ordini
sai
la tua lingua insegue quelle palline
le tue labbra sfiorano le sue
le vostre bocche si incontrano
scambiando saliva e sapori
i vostri seni si toccano
i capezzoli sfregano l’un contro l’altro, eccitati
e la voglia cola
bagna
lei obbediente non abbandona quella posizione imposta,
mantenendo le braccia dietro la nuca
e sono le tue mani a muoversi
sul suo corpo
a sentire il calore della sua pelle
a scivolare tra le sue cosce, oltre quel ciuffetto di peli
a raccogliere la sua voglia
e spudoratamente, fissando Enrico negli occhi, a passare le tue dita umide di lei tra le vostre bocche
a mescolare i vostri sapori.
Ora il tuo sguardo è di sfida
Ora vuoi dimostrare che sai, puoi e vuoi andare oltre ogni pudore
E sei fiera nel cogliere negli occhi di Enrico quello sguardo compiaciuto
La mente si vuota gustando a fondo quel nuovo piacere
L’ebbrezza di quel sapore di donna
E si, anche la … obbediente sottomissione di lei
Che si lascia esplorare dalla tua bocca, dalle tue mani
Fissandovi Enrico si spoglia
Il suo sesso turgido davanti a voi
Si avvicina
Entrambe cogliete il suo odore di uomo
Scivola tra le vostre labbra
Si fa contendere dalle vostre lingue
E, spingendoti a volgere il capo, ti fa cogliere l’immagine di voi, riflesse in uno specchio, a succhiare quel cazzo teso, a farlo scivolare tra le vostre labbra
Ed è solo l’inizio, lo sai…
Con gesto brusco solleva lei da terra la fa sedere su una poltroncina, con un piccolo schiaffetto le fa schiudere le cosce
Afferra quella cintura che ti avvolge il collo costringendoti a muoverti carponi nella stanza, verso lei
Sai bene cosa vuole
E ti stupisci di volerlo tu stessa
Davanti a lei
Il tuo viso che affonda tra le sue cosce
Il suo sapore nella bocca
La tua lingua che impara a muoversi
Fissandola
Leggendo nel suo corpo il suo piacere
Mentre lentamente Enrico è dietro te
Mentre le sua mani frugano la tua figa fradicia ed eccitata
Mentre le sue dita la aprono
E la tua bocca è ancor più affamata di lei
Lo senti, dietro te
Lo senti su di te
Lo senti in te
Di colpo
Spingere
Aprirti
Prenderti
E un lungo gemito eccitato esce dalla tua gola
Le sue mani sui tuoi fianchi
I suoi colpi in te
E ad ogni colpo la tua lingua a fottere lei
Ad ogni tuo gemito un suo gemito soffocato
Ora è il suo bacino che danza davanti a te, che preme sul tuo viso
Ora è il tuo bacino che spinge contro lui, cercandolo
Ora odori e sapori si confondono ed uniscono
Piacere
Inatteso, violento, folle
Non hai più bisogno di spiare il corpo di lei, sai
Sai esattamente ciò che vuole e come lo vuole
Sai come muovere, d’istinto, la tua lingua
Come lasciarla scivolare lenta tra le grandi labbra
Come stringerla a toccare il clitoride turgido
Come farlo scivolare tra labbra e lingua
Come succhiarlo avida, quasi fosse un piccolo pene
Senti i suoi sussulti
Il suo bacino schiacciarsi contro la tua faccia
Bagnandola di voglia di donna
Mentre lui ti apre
Ti prende
Ti scopa
Mentre le sue dita schiudono le tue natiche
Mentre saliva cola nel solco
Bagna quel buchino, che cede alla pressione delle sue dita
Contrai i muscoli in attesa, trattenendo il respiro, quando esce da te e, di colpo
Con durezza, ti prende, aprendoti
Viola quel buchino desideroso di accoglierlo
Senti i tuoi muscoli circondarlo
Stringerlo
Avvolgerlo
Senti il suo cazzo spingere nelle viscere
Senti…. La voglia di lei colarti sulle labbra
Sul mento
Quasi che il tuo piacere si trasferisse a lei
I vostri piaceri
Fusi insieme
Più violenti quei colpi in te
Severa la mano che inaspettatamente sculaccia le tue natiche
Brividi a riconoscere insospettabile piacere in quel dolore
E la tua lingua affonda in lei
La scopa
La beve
La vuole
Afferri quella cinghia che pende dal tuo collo
La batti con colpi secchi tra le sue cosce
Sul suo clitoride
Per poi riprendere a succhiarlo furiosamente
Piacere e dolore a te, a lei
Più violenta lo voglia ora, urgente
Il piacere lo senti
Lo senti nel ventre
Lo senti tra le cosce
Lo senti nella testa
Lo vuoi
Ne hai bisogno
Ora
Ti stacchi da lei volgendo il capo
Fatichi tra ansimi a sussurrare e chiedere
Gli occhi persi nella voglia
La bocca umida del desiderio di lei
Le labbra che si muovono appena
Chiedendo
“ti prego, ora, fammi godere, lasciami godere, dimmi si, cazzo dimmi si, non posso resistere ancora, devo venire, voglio venire”
il suo sguardo nel tuo si fa freddo
duro
esce di colpo da te
afferrando i tuoi capelli
portando il tuo viso davanti al suo
le sue parole glaciali
“tu VUOI valentina? Tu VUOI venire?”
un brivido in te
quel tono
quello sguardo
cazzo ma perché ti eccita così tanto tutto questo
lascia i tuoi capelli
si scosta da te
“bene cagnetta, se VUOI venire…. Vieni
ORA, da sola
Scopati davanti a me
Davanti a noi”
E strappa la benda dagli occhi di lei
I suoi occhi chiari nei tuoi per un attimo
Sfuggono
Si abbassano
Gli occhi di Enrico su te
La sua voce, ancora
“dunque? Non VOLEVI venire? Godere? Mostrami come sai farlo allora”
e inconsciamente, reprimendo un moto di rabbia
cercando di sostenere il suo sguardo
la tua mano corre tra le cosce
ritrova immediato il calore della tua figa
la tensione dei tuoi muscoli
la mano si muove
più decisa
più rapida
voglia cola sulle tue dita
mentre lui si avvicina alla sconosciuta
mentre spinge il cazzo tra le sue labbra
gelosia
invidia
ma ora la tua voglia non può arrestarsi
ora la tua mano deve darti piacere
lo vedi scoparle la bocca
perché quelle immagini umilianti di te che ti masturbi davanti a loro ti eccitano così tanto?
smetti di pensare
lasciati andare
gusta il piacere
vivi il piacere
il suo cazzo lucido di saliva
lei che sente su quel cazzo il sapore della tua figa
la mano più veloce
più decisa
più a fondo
e… finalmente
il piacere
l’orgasmo
fissando Enrico negli occhi
mentre ti pieghi in avanti ansimando,
quasi sopraffatta da quell’orgasmo così a lungo atteso, voluto
mentre lui fotte la bocca di un'altra
sfila il suo sesso
lascia cadere il getto del suo piacere sulla pelle di lei
tra i seni
sul ventre
sul viso
e, ancora scossa dai sussulti del piacere non hai bisogno di ordini
per avvicinarti a lei
per leccare dalla sua pelle, dal suo viso quel piacere
trovando i suoi occhi stavolta
complicità tra voi
piacere tra voi
la tua lingua che scivola sul suo corpo
giù ancora tra le sue cosce
ancora ad eccitare e bere il suo desiderio
e un cenno di Enrico ti dice “si”
più veloce ora la tua lingua
più sicura
mentre lei sussulta al tuo tocco
e…. si abbandona al piacere
a cosce spalancate colando orgasmo sulla tua bocca
mentre bevi golosa quel piacere di donna
mentre baci la sua bocca
mentre conosci la sua lingua
mentre il sesso di lui si frappone fra voi
a farvi gustare quel miscuglio eccitante di sapori
a succhiare e bere desiderio e voglia.
Poi lentamente ti prende tra le braccia
Ti stringe dolcemente a se
Stesi su quel grande letto
E la tensione si scioglie
Il corpo si rilassa e scivoli in un dolce sonno
…..
una carezza leggera
sulla pelle
un bacio lento sul collo
gli occhi pieni di sonno
che faticano ad aprirsi
..mattino…
le immagini della notte che tornano vivide
d’istinto di volti a cercare lei
nessuno
solo tu e lui
abbracciati
e la sua voce dolce che, con una vena di rimpianto ti sussurra
“devi andare piccolina, tra poco è ora di partire.”
Lo sai, ha ragione, ma come è difficile sciogliersi da quell’abbraccio
Come è difficile nascondere lacrime che bruciano negli occhi
Cretina, volevi vivere ed hai vissuto, e ora …
Lo guardi
Sorride dolce
Non servono parole
Sai che anche lui sente ciò che senti tu
Sai che non sei stata una scopata
Sai che… tutto ciò resterà in te … per sempre



Dedicato a Te .... che ti sei ritrovata in queste righe, che hai ritrovato il sapore di quei giorni, che sorridi felice al ripensarli.
A te che tra poco inizierai una vita diversa, sapendo che quel vissuto sarà in te, per sempre.
A te, un mio piccolo regalo, ed un bacio dolce.

E.


Copyright maggio 2006

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