sabato 25 settembre 2010

Davanti a Lui!




Passi rapidi su quell'asfalto che ancora sa di sole,
passi affrettati verso ciò che ancora non sai eppure è in te, tuo.
Mille pensieri nella mente che non sanno fermarsi
e un solo pensiero che come un tarlo vigliacco domina gli altri
"presto davanti a Lui".
Tutti gli altri pensieri sono corona a questo,
il tuo abbigliamento che temi inadeguato, il trucco non messo
e "merda a questo caldo" che inzuppa i tuoi abiti.
Imbarazzo quando Lui ti vedrà, lo sai.
Avresti voluto esser perfetta, fresca e pronta per Lui.
Passi, rapidi su quell'asfalto che ributta calore
passi affrettati
e... quello squillo temuto ed atteso.
la Sua voce ferma e tranquilla
che parla di tutto e nulla
quasi fosse una chiacchierata tra amici mentre tu non riesci a formar parole
e il respiro manca, camminando.
Passi rapidi tra troppo cemento ancora infuocato
passi affrettati e...
Lui
all'improvviso
davanti a te.
Calmo, sorridente
eppure senti la Sua forza.
non serve dire altro e sei al Suo fianco
ed già è il vostro mondo.
Una porta si chiude alle tue spalle,
lo vedi muoversi, sicuro in ogni gesto,
ti senti improvvisamente goffa, temi d'essere inadeguata
ma basta un Suo sguardo e tutto cambia, perdendoti nei Suoi occhi;
basta il tocco della Sua mano sui tuoi capelli e sei completamente Sua,
e quando quella mano scivola sul tuo viso, sulla tua gola,
quando stringe ... sollevandoti appena
schiacciandoti contro la parete
vorresti potergli urlare
"si"
un semplice si che direbbe tutto e di più.
Le Sue mani a guidarti,
le Sue parole ad avvolgerti protettive
mentre l'ansia scompare
e una benda ti ruba la vista.
Il buio,
quel buio temuto e desiderato
quel buio voluto ed atteso
quel buio che ti fa sentire protetta ed esposta contemporaneamente
ed ora sai.
Sai che la vista è poco rispetto ad altro
sai che il tuo corpo può vedere senza occhi
sai che può sentire ciò che vedendo non sentirebbe.
Le Sue mani sul tuo seno avvolgendolo
i capezzoli che rispondono a quel tocco
turgidi e sfacciati offrendosi
e le Sue parole
soffiate sul tuo volto
che non smettono un istante di dire, parlare, chiedere
e quelle domande rimbombano nella mente;
sai che aspettano risposte
risposte che sai, che conosci
ma che si bloccano prima di formarsi
quasi non riuscissero a scivolare tra i denti
e... uno schiaffo le pretende.
La guancia brucia
dolore e piacere
assurdo forse, ma così
un secondo schiaffo a punire quell'attesa di te
e finalmente quelle parole escono,
di getto,
ti dici ora
senza pudore
ti dai a Lui con le parole prima che con tutto il resto
ora sei già Sua
nuda nell'anima seppur vestita
mentre alle tue stesse parole ed al ricordo di quei colpi
il tuo ventre sussulta,
umida voglia inattesa ti inonda,
ora potrebbe fermarsi tutto li e saresti già stata Sua
e ti chiedi come sia possibile
come possa succedere
come tu possa sentire ciò che amavi immaginare ma credevi un'iperbole
eppure ora sai, senti, vivi
è la tua voce che parla dicendoti ...
oltre il pudore e la vergogna, è un dolce suono alle tue orecchie
e ora le Sue mani sono su te
ora son mani Padrone sulla tua pelle
ora ti insegnano quanti brividi e piacere sanno rubarti sfiorandoti appena
ovunque
o negandosi per poi tornare
e d'improvviso tutto finisce
si ferma
silenzio
e null'altro
e ora quella benda è tortura crudele
ora che vorresti poter vedere i Suoi occhi e lasciare che Lui legga nei tuoi
ora quella benda è solitudine
ma dura un attimo, solo un attimo poi la Sua voce è come un abbraccio
parole che dicono, che ti invitano a seguire la Sua voce che come un filo sottile che ti porta a Lui
immobile
sentendo il Suo sguardo senza vederlo
immobile mentre i Suoi occhi che non vedi ti accarezzano
un brivido violento quando una Sua semplice parola diventa turbine
"spogliati"
e gli abiti cadono
goffa al buio di quella benda che rende difficile l'equilibrio
nuda davanti a Lui cercando d'esser composta, elegante come sai Lui vuole
e finalmente quella parola tanto a lungo desiderata che ti chiede di inginocchiarti davanti a Lui
ai Suoi piedi
e ti chini verso Lui, il viso a terra la bocca su quei piedi,
a trasmettere con labbra e lingua ciò che senti e provi per Lui
devozione, abbandono ... appartenenza forse
e vorresti restare li, per sempre, china davanti a Lui, in silenzio
ma già la Sua voce cambia i colori
si fa fredda decisa
ora lo senti alzarsi, afferrare i tuoi capelli sollevandoti
ora e ancora le Sue mani su te, sulla pelle nuda
ora son gemiti trattenuti e voglia che esplode
ora sei tra le Sue mani e Sua
ora vecchi sbagli ti vengon ricordati chiedendoti se li riconosci
ora, al buio, l'odore del cuoio di una cinghia ti inebria
ora quella cinghia segna le tue natiche
quel dolore che sognavi, temevi, volevi
quei segni che sai guarderai con orgoglio
piccole icone di segni ben più importanti nella tua anima
ora il tuo corpo non ti appartiene più e mille brividi lo accendono
e vorresti chiedere, implorare l'orgasmo
e nel contempo non farlo per prolungare quel piacere insolito dell'attesa
poi tutto è tempesta e tuoni
tutto è fragore e silenzio
tutto è "tutto e nulla"
le Sue mani frugano e prendono
la tua voglia indecente le bagna e la tua bocca succhia avida quelle dita che sanno di te
le tue labbra sulle Sue per un breve attimo che pare infinito
e ancora a terra, ai Suoi piedi e finalmente il Suo odore ad impregnarti il viso
il Suo sapore sulle tue labbra
il Suo sesso nella gola che ancora non sa come Lui vuole
stretta in quell'angolo mentre lacrime e saliva ti impregnano il viso
e Lui in te, a violare il tuo corpo
ovunque
perchè non è più tuo ma Suo e glielo doni con tutta te stessa
senza pudore, oltre il pudore
fino a ritrovarti stesa a terra a gemere di un orgasmo finalmente concesso
che non ti importava di avere
perchè altro hai avuto, vissuto sentito
e
ORA
quella benda strappata
lo smarrimento fissando i Suoi occhi
la Sua saliva sul viso
e ritrovarti davanti allo specchio
ad osservarti
puttana e femmina
con gli occhi lucidi e la pelle che brucia
fino a perderti in un abbraccio silenzioso
...
e ancora quella porta a chiudersi dietro te
ancora passi su un asfalto infuocato
tra troppo cemento che ributta calore
passi che ora vorrebbero fermarsi e tornare indietro
ma nuova fierezza e consapevolezza in te
perchè sai che è un inizio, solo un inizio.

6 commenti:

  1. Un nodo allo stomaco che arriva fino in gola...

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  2. è vita, semplicemente vita, viversi

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  3. Già..anche solo l'attimo di un respiro ..viversi

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  4. o l'attimo di una lunga apnea, di un respiro negato da mani che stringono, da ...

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  5. ...da catene invisibili ma ben sentite, presenti...che prima o poi verranno spezzate...xché DEVONO spezzarsi

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  6. ma se questo mondo è in te quelle catene si spezzerano solo se altre stringeranno al loro posto.

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