giovedì 12 maggio 2011

Solitaria Attesa ... Perversa!









Il risveglio dei sensi … in attesa di viversi … ancora!


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Flashback improvvisi si accendono nella tua mente nel dormiveglia in quel letto solitario

Immagini vive che trasmettono sensazioni vissute
Che evocano odori e sapori
Che ti trasportano altrove
L’altrove dove ora vorresti essere
Dove sarai … .
Immagini confuse pur nella loro nitidezza, sovrapponendosi le une alle altre,
mescolandosi senza soluzione di continuità a creare una realtà vissuta, ormai parte di te.
Immagini di Lui, silenzioso davanti a te che non sai sostenere il Suo sguardo, che senti sulla pelle.
Lui che si avvicina e quasi senti, in quel dormiveglia eccitato, la Sua mano tra i capelli, le sue dita stringere la benda e il buio.
E chiudi gli occhi stringendoli per immergerti ancor più in quell’immagine, quel ricordo, quel desiderio di vita.
Buio e Lui, e all’improvviso tutto cambia nella mente, nei ricordi.
Pelle di donna sotto le tue mani, che le sfiorano le cosce sentendo i suoi muscoli tendersi, dita timide e via via più sicure che schiudono quella conchiglia umida e si muovono sul clitoride eccitato, ansimi di donna che accompagnano il tuo movimento a cui unisci i tuoi ansimi, sempre più rapidi.
E di nuovo è altro
È corda sui tuoi polsi, è corda alle tue caviglie, che costringono le gambe a spalancarsi e la figa a mostrarsi oscena, ad offrirsi,
e al sogno si sovrappone la realtà, mentre nel tuo letto spalanchi le cosce, sollevi il bacino in colpi ritmati, a scopare aria, e ancora immagini nella mente, capelli lunghi a sfiorar le tue cosce, bocca di donna ad assaggiarti, lingua di femmina a leccarti e un gemito reale ti sfugge mentre senti il sesso contrarsi quasi ad imprigionare e trattenere in se quella lingua.
E son le tue mani ora, nella mescolanza tra sogno e realtà, a scivolare lungo le cosce, le tue unghie a graffiarle piano mentre mordi le labbra, le tue dita a muoversi intorno al tuo sesso, vicine eppure non abbastanza, a sfiorarlo appena, mentre la mente sente e vede altre dita, di Lui, di lei, che importa,
e quelle dita, le tue, le loro, ora sono sul clitoride, lo premono decise e un lungo gemito ti sfugge, la pressione si allenta e i polpastrelli sfidano quel bottoncino sensibile, lo circuiscono con movimenti lenti, e all’improvviso, nel ricordo di un ordine deciso, la tua mano colpisce, una, due, tre volte, e non è dolore, non è piacere, o meglio è l’uno e l’altro assieme, amplificandosi a vicenda.
La schiena si arcua su quel letto ormai sfatto, le dita già bagnate di te spingono, aprono, prendono. Si muovono al ritmo che senti tuo, rapide, profonde, decise, per fermarsi all’improvviso e il respiro si arresta con loro.
Immagini ancora nella mente, immagini di ventre di donna sopra il tuo viso, odore di donna nelle tue narici e sporgi la lingua, assaggiandola, imparando quel sapore, facendolo diventare parte di te;
e inconsciamente ora la tua mano lorda di te è tra le tue labbra, perché il tuo sapore diventi il suo, la tua lingua impazzisce sulle tue dita sporche di voglia e la mente vede e sente sapore di figa di lei nella bocca, sente e vede quella labbra pulsanti schiudersi, la lingua giocare con il clitoride
sente la tensione di lei nell’orgasmo che cresce,
sente lo schiudersi ospitale della figa mentre la fotti con la lingua
e ancora cambiano quelle immagini
ora è odore d’uomo davanti a te
ora è cazzo nella tua bocca
che spinge, si gonfia, scopa la gola
e le tue dita ora diventan quello, mentre le spingi ancor piu a fondo, mentre saliva si unisce a quegli umori, mentre ti senti puttana, la Sua puttana, la loro puttana, e spalanchi ancor più le cosce, quasi ad implorare d’esser toccata, sfiorata, masturbata, scopata, leccata e danza il tuo ventre…nel nulla.
Ed è corpo d’Uomo sopra il tuo viso, e la tua lingua ad adorarlo, muovendosi ovunque, senza tabù, dal sesso alle natiche, schiudendole e leccando anche li, su quel buco che, razionalmente rifiuteresti di leccare, eppure ora è naturale, nella fantasia come è stato nella realtà .. e ancora sarà.
e ancora è altro
ancora altre immagini, ancora viso di donna sotto di te
ancora lingua di donna a cercarti, ed è quella lingua che ora cerca il tuo culo, che lo bagna di saliva densa d’eccitazione, che lo solletica a prepararlo e le tue dita diventan quella lingua, si muovono tra le tue natiche, le schiudono e premono, bagnando di saliva quel buco, fonte di piacere e dolore,
ma ancora una volta l’uno diventa altro e ora il desiderio va oltre il sogno, ora la voglia esplode in te scorrendo nelle vene, ora il piacere pretende d’esser vissuto.
E ancora e ancora immagini
Immagini di Lui che afferra il tuo capo, ti piega carponi su quel letto e lei che scivola fra voi, la sua bocca a cercare il tuo sesso, ancora a morder la tua figa, a succhiarti il clitoride, a leccare la tua voglia, a bere i tuoi umori
e il sogno, le immagini, il desiderio, la voglia si fanno vere;
stesa bocconi sul tuo letto il cuscino tra le cosce ondeggiando al ritmo che Lui ti imporrebbe, strusciandolo sul ventre, stringendolo tra le gambe, sentendo la voglia farsi prepotente
e quel cuscino diventa la bocca e la lingua di lei, affamata di te, ma non basta, non ancora, non danno tregua quelle immagini nella mente, non hai tregua dalla tua voglia
ora, si ora sei ciò che sai d’essere, ora sei femmina e puttana, per Lui, per loro
ora li vedi, li senti
lei che avida lecca il tuo sesso, Lui che con gesto deciso spalanca le tue natiche e la Sua saliva cola a bagnare quel buchino.
Realtà ora
ora che scopi spudoratamente quel cuscino ansimando con suoni rochi
ora che le tue dita, sporche di umori e saliva scivolano tra le tue natiche e un velo di sudore eccitato copre la tua pelle
ora che il dito preme piano sul tuo culo, sentendolo contrarsi d’istinto, lo muovi piano, dolci movimenti circolari che contrastano con le furia del tuo cavalcar quel cuscino, che non è cuscino ma il volto di lei, le stai scopando la faccia, sporcandole il viso di umori e voglia che lecca golosa
e a quel pensiero, con decisione, il tuo dito preme, spinge, forza, apre, prende
nel culo
lo spingi lo muovi, lo prepari perché non basta ancora
di più, vuoi di più, come se stessi preparandolo per Lui, come se fossi pronta ad offrirglielo come vuoi fare. E forzi quel buco, lo apri, sfili di colpo le dita in un lungo sospiro, sentendo quasi i Suoi occhi osservare quel buco oscenamente aperto, tra imbarazzo ed eccitazione, e subito, ancora spingi, fottendoti il culo, scopando il cuscino
ancora, ed ancora, senza tregua, senza respiro, tra sudore, ansimi e piacere.
Ancora colando voglia nella bocca di lei
Ancora sentendoti riempire le viscere dal suo cazzo, perché quello nella tua mente son diventate le tue dita
Ancora mentre il cuscino si impregna di voglia
Ancora mentre le dita ti fottono culo e anima
Ancora e …
Non serve altro perché senti la Sua voce ricordarti quell’ordine…
Quel doverti negare il piacere finchè non sarai ancora davanti a Lui
Presto
Per esser come Lui ti vuole e pretende che tu sia
Femmina oltre il pudore,
cagna eccitata e pronta,
Donna come sai d’essere con Lui
E lentamente ti stendi cercando di riprendere il ritmo del respiro
Afferri il cuscino che ti è stato complice e che ancora terrai stretto al viso…per prolungare quella dolce e sfinente sofferenza e attesa
E lasci che le tue dita sfiorino la pelle, dove i Suoi segni son pian piano sfumati
Ma… altri ne avrai
E i veri segni, quelli nell’anima, nulla e nessuno, neppure il tempo potrà cancellarli
E il sonno torna …. Avvolta dall’afrore perverso della tua voglia che riempie la stanza ed emana dal tuo cuscino, tra quelle lenzuola sfatte che hai stretto e morso, impregnandole di sudore e voglia, sapendo che presto, ancora, altre immagini torneranno, altro desiderio si accenderà, altra voglia pretenderà appagamento, e ami questa tensione erotica … nell’attesa di donarla a Lui.
Perché questo sei tu, ora che sai.


4 commenti:

  1. La consapevolezza è uno dei più ambiti traguardi... e quando cresce sempre di più, giorno dopo giorno... beh che dire... un esplosione di sensi... Da Lui, per Lui
    Grazie ancora una volta E.
    Serena

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  2. Si Serena, la consapevolezza, la schiettezza, la sincerità senza maschere. Tutto ciò porta a donarsi, ad appartenere e viversi.
    Grazie a te, ancora una volta

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  3. Nulla di più vero, io purtroppo questo ci ho messo un'pò a capirlo... ma quando te ne rendi conto... speri non sia troppo tardi per rimediare...
    L'importante è voler rimediare :P
    Un Beso

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  4. Molte volte le mani hanno vita propria e solo con un immenso sforzo si riesce a fermarle... Palmo contro palmo...in una muta preghiera di perdono..
    Sonia Tosin

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