giovedì 25 luglio 2013

A confonder triste solitudine per indifferenza






Guardo verso il tramonto, il sole scende lento, ma non lo vedo.
Ho il viso bagnato, ma non è pioggia. Il vento è caldo, eppure ho brividi.
Metto impacchi di triste solitudine ghiacciata sui lividi della mia anima.
Guardo verso il tramonto ma non lo vedo.
Sento dietro di me il tuo sguardo, non puoi vedere il mio viso ne i lividi della mia anima.
E' facile, a volte, confonder per indifferenza il gelo dell'anima ferita.

10 commenti:

  1. voltati..se rimani di spalle lo puoi vedere quello sguardo e non solo sentirlo.. magari il suo sguardo e' come una muta preghiera a far si che ti volti .. sarebbe bello poter legger qualcosa di leggero e felice da entrambi le parti no? avevo letto cose bellissime un po' di tempo fa :-)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. E' una risposta facile la tua Anto, è molto più complicato, in realtà ho "letto" quello sguardo, che parla, accusa, che, senza vedere il mio viso presume di sapere.
    Ma mi rendo conto che rischio di far la vittima e non è così e non mi va.
    Lascia stare

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  4. non e' facile quello che dico.. e' un vedere obiettivo dal di fuori.. e se scrivi cosi nel blog con tristezza rimpianto ed anima afflitta un po' vittima gia' ti mostri.. mostri un lato non freddo e che soffre come tutti gli esseri umani quindi vale la pena voltarsi non e' detto che quello sguardo accusatorio non si trasformi in qualcosa di speciale.. lo so e' una roba da favola pero' secondo me potrebbe valerne la pena..

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  5. evidentemente non son riuscito a trasmetter cio che intendevo. Quello sguardo ha già deciso la mia indifferenza.
    detto ciò, no niente vittimismo, Umano assolutamente si, con tutto ciò che consegue, tristezza, rimpianti, ma anche rabbia, tanta.
    E presunzione
    E' umano

    mi spiace aver dato l'idea del voler fare o passar da vittima, non era quello che voleva dire questo scritto.

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  6. Spesso gli sguardi sono solo velati di paura, che non è mai paura o giudizio dell'Altro, ma paura di sè, dello scoprirsi morti senza più essere in grado di viversi.

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  7. ma io nn direi necessariamente di paura, almeno nn sempre, spesso sono la conseguenza di incomprensioni , di fraintendimenti di cocciutaggine , di parole non dette o dette in modo tale da travisare anche di egoismo e presunzione.. bisogna sempre parlare ma anche ascoltare.. il saper ascoltare ..

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  8. sai Anto, anche nei momenti di rabbia le parole ed i gesti hanno il loro peso, e conta. sempre.
    Poi che ci sia egoismo, presunzione, cocciutaggine, quello credo ci sia sempre e per tutti, almeno per gli umani, nessuno ne è al di sopra

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  9. e' vero cio' che dici..approvo in pieno.. per me e' piu' semplice pensare cio' che ho scritto perche' tendenzialmente sono umile, so ascoltare, so chiedere scusa e non mi vergogno di dirlo, non serbo rancore e nonostante a volte i si faccia del male nn riesco a voler male a nessuno..mi rendo conto che per molti nn sia cosi' .. nn siamo tutti uguali e con lo stesso carattere.. buon week end a chiunque legga

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  10. si, forse sei meno umana di me ed altri Anto eheh. io lo ammetto, serbo rancore. anche se so ascoltare, molto più di quanto si possa pensare, anche se se dico delle cose sono vere, sempre, oppure taccio, anche se ...vabbè sarebbe lunga.
    buon week anche a te

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