lunedì 17 febbraio 2014

Spiando dentro...







Spii, quasi timorosa di ciò che potresti scorgere, di quel che potresti scoprire, con un brivido di timore; eppure devi, senti che devi.
Fruga lo sguardo tra le immagini che appaiono, colpiscono, violente.
Lei, stretta da corde, lei che scivola fiera in ginocchio e composta si inchina davanti a quell'Uomo.
Corpi senza volto, indefiniti, che non sai metter a fuoco.
Suoni, che accompagnano quelle immagini, il sibilo di un frustino che bacia la pelle nuda, quella stria rossa, a cui altre si aggiungono a crear il disegno dell'appartenenza; parole sussurrate che non cogli e il fruscio della cinghia che si sfila, che cinge il collo, che, come collare e guinzaglio la guida.
Lei, ancora lei, usata, presa, pretesa, e la fierezza che traspare da ogni movenza, schiava si, cagna si, ma Femmina e Donna!
Si accende il tuo corpo, la tua mente. Le tue mani si muovono su te, ti cercano, frugano, il tuo respiro che diventa ansimo e gemito, accordandosi con quello di lei, rubando piacere, ladra di emozioni.
E d'improvviso quasi fosse un velo, tutto si squarcia, si pulisce, si mette a fuoco.
Non più una stanza quella in cui guardi, non più un volto sfumato quella lei, ma tu.
È in te che stai guardando, sei tu che riconosci, vedi, spii, tu che accetti per ciò che sei e fieramente vivi, donandoti al tuo Signore.
Tu slave, tu cagna, ma soprattutto Femmina e Donna.

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